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Australian Open 2018, strada spianata per Roger Federer? Forma straripante e avversari non irresistibili. Ma occhio a sottovalutarli
E sono 14. Questo è il numero delle semifinali conquistate da Roger Federer nella storia degli Australian Open. Il campione svizzero, vittorioso quest’oggi contro il ceco Tomas Berdych ha dato un saggio, ancora una volta, della propria classe riuscendo ad uscire da un momento assai complicato nel primo set, sotto di un break, ed a sputarla da campione nel tie-break.
Nei fatti, da quel momento, il fenomeno elvetico ha regalato colpi di estrema bellezza: smorzate, attacchi in controtempo e magnifici passanti da posizioni impossibili. Tutto il repertorio nell’ultimo match della Rod Laver Arena di Melbourne e per la testa di serie n.19 del torneo non c’è stato niente da fare: il 6-3 6-4 delle restanti frazioni descrive l’andamento del confronto. Ora lo attende il coreano Hyeon Chung (n.58 del mondo), giustiziere di Novak Djokovic negli ottavi di finale al termine del più bell’incontro visto fino a questo momento. Strada spianata verso la finale?
Assolutamente no. L’asiatico ha dimostrato grande qualità tennistica e soprattutto una prestanza atletica invidiabile. Nole al termine del confronto citato lo ha definito “The wall (Il muro)” perchè ogni attacco, pur di difficile risposta, si trasformava in un vincente in favore del Next Gen. E così il buon Roger dovrà stare attento e non potrà permettersi distrazioni se vorrà arrivare nell’atto conclusivo e centrare il suo 20° Slam in carriera.
Vero è che poi, nell’altra semifinale, uno tra il croato Marin Cilic ed il britannico Kyle Edmund lo sfiderà e anche in questa eventualità non si prospetta “una passeggiata di salute“. Cilic è avversario in condizione ed anche se il bilancio è nettamente ad appannaggio dello svizzero (8-1), quella sconfitta nelle semifinali degli US Open 2014 ancora riecheggia nella sua mente. Certo, le ultime tre vittorie consecutive, tra cui la finale di Wimbledon dell’anno scorso, fanno sorridere Federer ma servirà una versione al 100%. E poi, pensando all’altra sorpresa di questo Major,qui in Australia sembra essere definitivamente esploso. Il dritto ed il servizio sono i suoi colpi migliori ed è senz’altro un avversario scomodo da affrontare.
Non potrà concedersi pause il “Maestro” se vorrà scrivere un’altra pagina di storia ed essere ancor più leggenda di quel che è.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: profilo twitter Australian Open