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Biathlon
Biathlon, Coppa del Mondo Ruhpolding 2018: la Norvegia vince la staffetta maschile, settima una buona Italia
La staffetta 4×7,5km di Ruhpolding (Germania) valevole per la Coppa del Mondo di Biathlon 2018 va, come era facile prevedere, alla Norvegia (Lars Helge Birkeland, Tarjei Boe, Emil Helge Svendsen, Johannes Boe) che gestisce bene le prime tre frazioni e sfrutta l’ultima con Johannes Boe per mettere in ghiaccio un successo davvero meritato con il tempo di 1:13.11. Alle sue spalle la Francia (Simon Desthieux, Quentin Fillon Maillet, Martin Fourcade e Antonin Guigonnat) sospinta, come sempre, da un monumentale “Mister biathlon” a 24,9 secondi, mentre completa il podio la Russia (Alexey Volkov, Maxim Tevetkov, Anton Babikov, Anton Shipulin) che cresce sul finale per chiudere a 53,4 secondi dalla vetta. Quarta posizione per i padroni di casa della Germania a 1:26, mentre è quinta l’Austria a 1:39, sesta la Svezia a 1:50 e settima l’Italia (Thomas Bormolini, Lukas Hofer, Dominik Windisch e Thierry Chenal) che, dopo una ottima staffetta nelle prime tre frazioni sempre condotta nelle posizioni da podio, crolla inesorabilmente per gli errori al tiro di Chenal a 1:58 dalla Norvegia.
LA GARA:
La partenza vede subito le migliori nazioni spingere capitanate da Lars Helge Birkeland (Norvegia) che prova a dettare un buon ritmo in vista del primo poligono. Il gruppo, sgranato ed in fila indiana, si presenta alla prima serie di spari e mette in mostra molti errori. Passa indenne la Russia con Alexey Volkov inseguito da Erik Lesser (Germania), dal Belgio con Michael Roesch e dagli Stati Uniti. Leggermente più staccata (4,6 secondi) la Norvegia (un errore) con, alle spalle Slovenia, Bulgaria e Canada. Thomas Bormolini commette un errore e l’Italia si ritrova dodicesima a 9 secondi dalla Russia. Parte malissimo, invece, la Francia con Desthieux che, per colpa di due errori, accumula un distacco di 20 secondi davanti alla Svezia che di errori ne ha tre. Dopo la prima serie il gruppo si ricompatta con Birkeland nuovamente davanti e un ottimo Bormolini che risale in quinta posizione in scia ai migliori. Dopo il secondo poligono sono Norvegia, Germania e Corea del Sud a fare segnare i migliori tempi, ma l’Italia è lì, con Bormolini che commette un altro errore ma si trova in sesta posizione a 8,9 secondi dalla vetta. Cede terreno la Russia, ottava a 9,5 secondi, mentre la Francia risale in quindicesima a 16,9. Al primo cambio comanda la Germania, padrona di casa, con il tempo di 18:07.8 con Norvegia e Slovacchia in scia, Stati Uniti a 3,1 secondi, Corea a 6,2 assieme ad un eccellente Thomas Bormolini per l’Italia. Settima l’Ucraina a 12,1 secondi davanti alla Russia, mentre la Francia tiene duro in decima posizione con 17,2 secondi dalla vetta.
Tocca ai secondi frazionisti, con il nostro Lukas Hofer che raggiunge il gruppo dei primi comandato da Tarjei Boe (Norvegia) che, come Birkeland in precedenza, spinge a tutta per non permettere il rientro della Francia (già a 22 secondi) che avrà Martin Fourcade in terza frazione. L’azione del norvegese è impossibile per tutti e se ne va in solitaria. Boe corre ma sbaglia ben due volte al primo poligono e Hofer ne approfitta per scappare via con ben 9 secondi di vantaggio sulla Slovacchia, quindi 11,6 per Benedikt Doll (Germania),e 12,6 su Simon Eder (Austria). La Norvegia si ritrova ora in sesta posizione a 17,6 secondi, mentre la Francia affonda in tredicesima a 45,7 secondi con già 5 errori al tiro. Nella fase sugli sci Hofer tiene bene e si presenta al secondo poligono con due errori e ne approfitta Eder (Austria) per prendere il comando con 1,9 secondi su Boe e 5,4 su Hofer. Tanti errori per tutti con Tomas Hasilla (Slovacchia) quarto a 13,7 davanti alla Russia a 26,8, all’Ucraina a 27,4 ed alla Germania, settima, a 28. Subito dietro c’è ora la Francia con 37,1 secondi dall’Austria. Negli ultimi chilometri prima del secondo cambio, si riforma un gruppetto che vede Hofer davanti a tutti in 36:28.9 con Norvegia ed Austria che possono vantare un vantaggio di oltre 26 secondi sul terzetto Slovacchia, Germania e Russia, mentre la Francia accusa 41,7 secondi e deve sperare in un Fourcade stellare.
Per l’Italia scatta Dominik Windisch con Emil Helge Svendsen e l’austriaco Simon Mesotisch. I tre proseguono di comune accordo per gestire l’ampio vantaggio sugli inseguitori, sui quali si sta abbattendo Fourcade in pieno recupero già a 27 secondi dalla prima posizione. Italia e Norvegia passano indenni mentre l’Austria sbaglia due volte e perde 10 secondi. Al quarto posto c’è un super Fourcade a 25,6 secondi assieme ad Anton Babikov (Russia) mentre Arnd Peiffer (Germania) è sesto a 33 secondi. Il francese vola letteralmente, salta di netto l’austriaco, e ai 4,3km della frazione si porta a 17 secondi dal duo di testa. Svendsen sbaglia solo una volta al secondo poligono e fugge da solo, ma alle sue spalle ora c’è proprio Fourcade, ancora una volta perfetto, a 7,2 secondi, mentre Windisch sbaglia due volte ed è a 10,8 secondi. Quarta la Russia a 32,5, quinta la Germania a 37,9. All’ultimo cambio, nonostante Fourcade spinga al massimo fino agli ultimi metri, c’è un terzetto al comando con Francia, Italia e Norvegia in 54:44.3 con un ampio vantaggio sugli inseguitori: 48,1 secondi sulla Germania, 1:08 sulla Russia e Austria.
Scatta l’ultima frazione e vede il grande favorito Johannes Boe controllare la situazione con Antonin Guigonnat e con il nostro Thierry Chenal, chiamato alla grande impresa. Il norvegese fa subito il vuoto sugli sci e non sbaglia alla prima serie di spari e riparte con 26,3 secondi su Guigonnat, mentre Chenal sbaglia due volte e scivola a 39,1 secondi. Alle sue spalle Simon Schempp (Germania) forza i ritmi ma, a sua volta, sbaglia due volte e si fa superare da Anton Shipulin (Russia) a 1:12, mentre la Germania è a 1:21. Al secondo poligono Johannes Boe, troppo sicuro di sé, sbaglia due volte e perde qualche secondo, ma mantiene 17,7 secondi di vantaggio su Guigonnat. Sprofonda, invece, Chenal con un giro di penalità. Il valdaostano perde diverse posizioni. Gli ultimi chilometri congelano le posizioni, con Norvegia imprendibile e Francia e Russia a gestire il podio.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Johannes Boe – Romeo Deganello