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Biathlon, Dorothea Wierer: “Sono più sicura al tiro, mi sento stanca ma la condizione sugli sci migliora gara dopo gara”

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ANTERSELVA – Al termine della sprint abbiamo incontrato l’azzurra Dorothea Wierer, attualmente terza nella classifica generale di Coppa del Mondo e nella sprint di ieri ha infiammato il pubblico dello stadio di Anterselva, dove si sta gareggiando la sesta tappa della Coppa del Mondo di biathlon. La 27enne di Rasun ha ottenuto il settimo tempo al traguardo, con un bersaglio mancato nella seconda serie.

Migliaia i tifosi che sono venuti ad incitare te e gli azzurri nella tappa di Anterselva, che emozione è stata?

“Cerco di conquistare il podio nella tappa di casa ma è sempre difficile, perchè ci sono sempre tante interviste, appuntamenti, la pressione è maggiore rispetto alle altre sedi della Coppa del Mondo. In gara il tifo è stato davvero incredibile, tanto che non ho capito nulla delle indicazioni che gli allenatori mi davano a bordo pista”.

Dopo il primo poligono eri in testa alla gara, un peccato l’errore sul quarto bersaglio della seconda serie che ti è costato il podio

“Nella sprint per fare podio o sei in una forma eccezionale sugli sci oppure devi trovare lo zero, non pensavo al podio ma dovevo spingere al massimo per dare tutto anche in vista dell’inseguimento. Qui ad Anterselva ho ottenuto risultati peggiori di quello odierno e alla fine sono contenta della mia prestazione”.

Al poligono hai ritrovato però quella naturalezza e quella fluidità di esecuzione che è mancata a tratti la scorsa stagione

“Sicuramente dipende tutto dalla sicurezza, più mi sento sicura e riesco a rilasciare i colpi in maniera più veloce. E’ sempre stato il mio punto di forza rispetto alle avversarie, purtroppo nella sprint ho mancato un bersaglio in piedi. Lo scorso anno non ero così stabile mentalmente, ero spesso stanca, ora sono più tranquilla e rilassata”.

Ti aspettavi un rientro di questo tipo da parte della norvegese Tiril Eckhoff, un’altra atleta che si aggiunge alle rivali da battere tra un mese in Corea.

“Lei fa sempre ottimi tempi sugli sci, si è vista veramente poco in questa stagione e ha saltato molte gare, di conseguenza è più fresca rispetto a noi che abbiamo gareggiato in sei tappe. Se trova lo zero lei è sempre da podio”.

Da lunedì poi si comincierà a pensare ai Giochi Olimpici di PyeongChang.

“Prima devo riposare, perchè dopo tante gare consecutive in tre settimane mi sento abbastanza distrutta. Non c’è solo la gara, ma bisogna anche contare gli spostamenti, gli allenamenti, la pressione e l’adrenalina che ti stancano anche mentalmente. Siamo atleti e non macchine…”.

nicolo.persico@oasport.it

 





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