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Biathlon femminile, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: livello mai così alto. Per le medaglie servirà la perfezione

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Manca sempre meno, ormai, alle Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018, che si avvicinano a grandi passi. Tra i tanti sport che regaleranno emozioni e spettacolo, ci sarà anche il biathlon: se tra gli uomini è attesissima la sfida tra Martin Fourcade e Johannes Boe, in campo femminile ci sono diverse atlete su un livello simile e molto alto. Forti sugli sci e precise al tiro, sono le principali indiziate per la lasciare il segno in Corea.

La favorita numero uno per fare incetta di medaglie, probabilmente, è la tedesca Laura Dahlmeier. Per il momento, in stagione, non l’abbiamo ancora vista al 100%, ma in passato ha dimostrato di saper abbinare un’ottima precisione al tiro ad un passo sugli sci difficilmente sostenibile dalle avversarie, specialmente nell’ultimo giro. I due mesi trascorsi di Coppa del Mondo ci hanno consegnata una Anastasiya Kuzmina mai così competitiva e soprattutto continua. La vincitrice della medaglia d’oro nelle sprint sia a Vancouver che a Sochi ha vissuto un paio di tappe da dominatrice assoluta, ed è ancora in piena lotta per la classifica generale. Proprio a Ruhpolding, nelle ultime gare, l’ha scavalcata al primo posto la finlandese Kaisa Makarainen, sempre sulla cresta dell’onda nelle ultime stagioni. Con il passare del tempo ha migliorato l’attitudine al poligono (anche grazie all’esperienza maturata) ed è sempre rimasta un punto di riferimento per l’intero movimento nello sci di fondo. A queste tre, non possiamo che aggiungere la bielorussa Darya Domracheva, che nonostante due anni di pausa e una maternità è tornata competitiva per imporsi in ogni gare. A questo quartetto di atlete più esperte (e tre di queste hanno lunghi trascorsi in Coppa del Mondo, mentre Dahlmeier è arrivata più tardi), il quinto elemento che vanta caratteristiche simili è a francese Justine Braisaz, che può tenere il loro spasso e sparare a livelli simili.

In questo scenario, servirà, sia per loro che per le altre, compresa l’azzurra Dorothea Wierer che parte subito dietro ma non battuta, essere pressoché perfette. Per arrivare alla medaglia, e ancora di più all’oro, non basterà sparare bene e velocemente o andare forti nello sci di fondo: queste tre caratteristiche dovranno combaciare nella stessa giornata di gara, perché in caso anche di una piccola mancanza ci sono avversarie pronte a conquistarsi il piazzamento, che magari in altri periodi storici, con la stessa performance, sarebbe stato meno impervio da raggiungere. Questo, per gli appassionati, non può che favorire spettacolo ed incertezza, due peculiarità del biathlon che hanno reso questo sport sempre più accattivante anche per il grande pubblico.





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gianluca.santo@oasport.it

Foto: Pavel Hrdlička, Wikipedia [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

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