Biathlon
Biathlon, Olimpiadi Invernali: il tabù della medaglia d’oro per l’Italia. Un sogno sin qui sempre sfumato
L’Italia, nella sua storia a Cinque Cerchi, ha conquistato quattro medaglie nel biathlon. Un argento e tre bronzi, l’ultimo dei quali nella staffetta mista di Sochi 2014, al termine di un’edizione delle Olimpiadi in cui più volte gli azzurri erano riusciti ad andare vicini al podio, senza però mai salirci fino al giorno della mista. A PyeongChang 2018 sarà finalmente la volta buona per salire sul gradino più alto del podio e conquistare la medaglia d’oro?
Difficile dirlo e difficile fare previsioni. La squadra italiana è sicuramente competitiva per puntare al podio in una rosa piuttosto ampia di gare, sia individuali che nelle staffette e in particolare con la staffetta mista e quella femminile. C’è da dire, però, che gli azzurri, per quanto si è visto fino ad ora, vincono poco. Dorothea Wierer ha quattro successi in carriera in Coppa del Mondo, Lukas Hofer e Dominik Windisch uno a testa: inutile sorprendersi, dunque, se nelle quattro prove olimpiche non conquisteranno l’oro o non saliranno sul podio, dato l’altissimo livello di competitività in campo femminile e in campo maschile, dove due fenomeni come Martin Fourcade e Johannes Boe potrebbero monopolizzare due gradini del podio per ogni gara.
Ripercorrendo il passato, le prime medaglie italiane alle Olimpiadi per quanto riguarda il biathlon sono arrivate nel 1988, quando Johan Passler è salito sul podio nella 20 chilometri e la staffetta maschile ha chiuso terza, portando a due il conteggio dei bronzi in quella Olimpiade. Il miglior risultato, invece, l’ha conquistato Pieralberto Carrara, argento a Nagano 1998 sempre nella 20 chilometri, staccato di 5” dal norvegese Halvard Hanevold, che si impose in quella competizione. L’Italia non è mai più tornata così vicina all’oro olimpico, ma nelle prossime settime avrà certamente delle altre occasioni per provare a scrivere la storia.
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gianluca.santo@oasport.it