Biathlon
Biathlon, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: Martin Fourcade e Johannes Boe, due alieni contro il resto del mondo
Per quanto visto fino ad ora nella stagione di Coppa del Mondo di biathlon, Johannes Boe e Martin Fourcade hanno dimostrato di essere superiori alla pur qualificata concorrenza. Basti pensare che il francese, nelle 12 gare individuali che si sono disputate fino a questo momento, non è mai sceso dal podio, conquistando 5 vittorie di cui 4 consecutive tra la mass start di Annecy-Le Grand Bornand e l’individuale di Ruhpolding. Johannes Boe, invece, è salito sul gradino più alto del podio per 6 volte, ma ha mancato il piazzamento tra i migliori 3 nella sprint e nell’inseguimento di Oestersund, prima tappa della stagione. Da quel momento, nove volte consecutive tra i migliori 3 con 4 successi in fila a Hochfilzen e Annecy. Al tiro, spicca Fourcade: senza considerare le staffetta, si attesta sul 92,5% di bersagli colpiti, mentre Boe è solo all’89,5%, che sarebbe una percentuale straordinaria se non comparata a quella del francese. Tirando le somme delle prestazioni sugli sci stretti, invece, emerge una sostanziale parità. A Ruhpolding, però, Fourcade è andato più veloce e quando siamo a meno di un mese dalle Olimpiadi questo dato potrebbe essere importante come superfluo, in base ai programmi di allenamento scelti dai due per avvicinarsi al viaggio in Corea.
Date queste premesse, Fourcade e Boe non possono che essere gli uomini più attesi delle Olimpiadi per quanto riguarda il biathlon. Entrambi puntano a salire sul podio in tutte le gare, staffette comprese a meno di eventuali scelte di non disputare alcune gare, come ad esempio potrebbe essere la staffetta mista in alcune situazioni particolari. Tra le altre cose, entrambi in stagione si sono già imposti in tutti e quattro i format di gara individuali, dalla sprint alla 20 chilometri. Per palmares, esperienza e classe, Fourcade sarà il favorito per andare a rafforzare una bacheca di per sé già entusiasmante con sei Coppe del Mondo, 4 medaglie Olimpiche con due ori e 25 medaglie ai Mondiali, mentre Boe, complice anche la giovane età, è ancora alla ricerca del primo podio a Cinque Cerchi. Senza dubbio, sarà una sfida spettacolare ed entrambi probabilmente stanno già pensando ai Giochi e al modo migliore per prepararsi in vista della rassegna più importante del quadriennio nonostante la lotta per la Sfera di Cristallo sia ancora aperta.
Chi sono, invece, gli avversari? Di certo non mancano, ma fino a questo momento in pochi sono riusciti ad essere realmente competitivi con questi due extraterrestri. A partire da Tarjei Boe, l’unico in grado di vincere oltre al fratello e a Fourcade nella sprint di Oestersund, quando partendo con pettorale più alto è riuscito a sfruttare una pista forse leggermente più veloce per beffare Fourcade di una manciata di decimi. Per il resto, pur occupando la quarta posizione in classifica generale e mantenendo una buona costanza, non è più sembrato allo stesso livello dei due big. Discorso simile per lo sloveno Jakov Fak, che grazie ad una precisione estrema al poligono era riuscito ad inserirsi nella lotta per le primissime posizioni ad inizio stagione. Poi qualche malanno gli ha fatto perdere lo smalto, ma in determinate situazioni ritrovando la forma potrebbe davvero dire la sua. Oltre loro, il lotto dei pretendenti è ampio: Anton Shipulin fino ad ora non è stato eccezionale ma è sempre pericoloso e potrebbe aver focalizzato tutta la preparazione proprio sulle Olimpiadi, i tedeschi Simon Schempp e Arnd Peiffer (ma non solo) sulla gara singola se la possono giocare fino in fondo, senza dimenticare Emil Hegle Svendsen, la squadra austriaca specialmente con Eder e Eberhard e tanti altri ancora.
Tra questi, non possiamo che annoverare anche Lukas Hofer, che in stagione spesso ha tenuto un passo sugli sci appena inferiore a quello di Boe e Fourcade e sta sparando anche con alte percentuali. Fino ad ora non è riuscito a centrare il podio, ma fa parte del gruppo di atleti citati prima che trovando la gara perfetta possono davvero inserirsi nella corsa alle medaglie. Discorso simile anche per Dominik Windisch, che fino ad ora ha trovato le gare giuste in staffetta. Dovesse uscire senza errori dal poligono in una sprint, tanto per fare un esempio, anche per lui il podio sarebbe alla portata.
Un duello tra Boe e Fourcade ma non solo, con tanti campioni pronti a lottare per il podio e la vittoria: le Olimpiadi di PyeongChang 2018 si annunciano più incandescenti che mai nel settore maschile del biathlon.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Foto: By Andreaze (Own work) [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons