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Biathlon, PAZZESCA ITALIA! Azzurri secondi in staffetta nella nebbia di Oberhof! La Svezia vince una gara folle

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L’Italia dei sogni: Oberhof si tinge d’azzurro in una gara pazza. Thomas Bormolini, Lukas Hofer, Dominik Windisch e Thierry Chenal hanno riportato la squadra italiana sul podio in una staffetta di Coppa del Mondo a distanza di 6 anni dalla gara a squadre che si era disputata sempre ad Oberhof il 5 gennaio del 2012. In quell’occasione gli azzurri avevano vinto, oggi è arrivata una splendida seconda posizione. Nella nebbia tedesca, gli azzurri hanno fatto la differenza con una prova maiuscola al tiro nonostante le condizioni terribili del poligono. Per Bormolini e Chenal, è il miglior risultato della carriera: per entrambi il primo podio assoluto in Coppa del Mondo, anche considerando le prove a squadre.

Sulla carta, l’Italia non partiva tra le grandi favorite, anche se attualmente gli azzurri possono vantare un quartetto competitivo. Bormolini, in apertura, ha pagato le condizioni difficili, mancando qualche bersaglio di troppo e compiendo un giro di penalità. A dimostrazione della buona condizione di forma e del salto di qualità effettuato in questa stagione, il livignasco è riuscito a limitare i danni, arrivando al cambio con un ritardo di 50” da Belgio e Russia, ma inferiore ai 30” da tutte le altre squadre. Nella seconda frazione è uscita la prima vera selezione: Lukas Hofer ha impiegato 4 ricariche per colpire tutti e 10 i bersagli, ma ha guadagnato terreno e tempo prezioso, mettendosi in scia al Belgio, ancora al comando ma destinato a perdere qualcosa. In terza, Dominik Windisch è stato fenomenale: senza errori a terra, senza errori in piedi, ha scavato un solco rispetto a tutti gli altri, con la Svezia ad un minuto e la Norvegia ad 1’40”. Thierry Chenal, il meno abituato della squadra azzurra a questo livello di competizione, ha portato a casa il massimo risultato. Nel primo dei due poligoni non ha sbagliato, mentre nel secondo si è arreso alla superiorità dello svedese Lindstroem, che lo ha superato proprio in piazzola. Nonostante questo, e un giro di penalità, il valdostano ha difeso una seconda posizione storica e pesantissima per la sua carriera come quella dei compagni. Per Hofer si tratta del terzo podio della carriera con la staffetta maschile, mentre per Windisch il secondo. Bormolini e Chenal, invece, ad una prima assoluta ma sicuramente piacevole.

Come detto, la Svezia è riuscita ad uscire vincente in una gara con distacchi enormi tra una squadra e l’altra, con diverse formazioni addirittura doppiate. Nelle prime due frazioni Ponsiluoma e Nelin hanno mantenuto al minimo sindacale gli errori al poligono, mentre Samuelsson ha faticato nella sua seconda sessione di tiro, andando a girare dopo che anche con le ricariche non era riuscito a colpire tutti i bersagli. Nel finale stupendo Lindstroem, che ha impiegato una sola ricarica sui due poligoni per regalare alla Svezia la vittoria dopo che la squadra femminile era riuscita a salire sul podio solo poche ore prima. La Norvegia (tra i big presente solo Tarjei Boe) ha chiuso in terza posizione, mentre la Russia è rimasta ai piedi del podio, replicando il risultato della prova femminile. A seguire Francia e Germania, con distacchi ampissimi dalla Svezia. Per dare un’idea, l’Italia ha pagato un passivo di 1’10”, la Norvegia di 2′, la Russia 2’30”, Francia a 2’40” e Germania addirittura a 3’40”.





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Foto: Persico

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