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Calcio, Giampiero Ventura torna a parlare: “Sono reduce da qualcosa più grande di me e ho pagato in modo violento”

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Sono reduce da qualcosa che era più grande di me e ho pagato in modo violento. Giampiero Ventura è tornato a parlare pubblicamente, tre mesi dopo l’eliminazione dell’Italia nei playoff di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 e tutto il polverone che ne è conseguito. L’ex CT è stato premiato con il “Sarezzanese Illustre”, conferitogli a Sarezzano, località in provincia di Alessandria. L’occasione è tornata utile, quindi, per esprimere la sua opinione sul ciclone che lo ha travolto come principale responsabile del fallimento della Nazionale. Proprio pochi giorni dopo l’ennesima sconfitta del calcio italiano, con la mancata elezione del presidente della FIGC.

Quella sconfitta con la Svezia fa ancora male a Ventura ed è la benzina che lo motiva a voler rientrare. Ho una voglia feroce di ripartire dopo 35 anni di lavoro e risultati – ha dichiarato a La Repubblica. Alle mio società ho fatto guadagnare anche un sacco di soldi. Mio padre mi ha insegnato che non si molla mai e tre mesi non possono cancellare 35 anni. Con la Nazionale eravamo imbattuti, primi in classifica. Poi dopo la Spagna è precipitato tutto. Il resto, se permettete, rimane. Ora devo e voglio dare risposte e da qui ricomincio, senza certezze ma con qualche presunzione“.

Nello sport non perde mai una persona soltanto“, ha proseguito Ventura. Un giorno, per quanto mi riguarda, tutto sarà chiaro e si capirà meglio. L’ex CT, infatti, non può parlare di Nazionale poiché è ancora sotto contratto con la Federazione, fino al 31 luglio.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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