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Ciclismo, attesa per il caso Froome: sarà al via di Giro d’Italia e Tour de France? Si rischia un nuovo caso Contador

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Ormai è passato un mese da quando la non negatività di Froome al salbutamolo è di dominio pubblico. Da quel momento c’è stato un susseguirsi di dichiarazioni di altri ciclisti in merito ma ancora non si sa quando il vincitore degli ultimi tre Tour de France si dovrà presentare a Losanna per manifestare la propria difesa. Si preannuncia un corposo dossier da parte del Team Sky per poter spiegare i motivi dell’alto livello di quella sostanza nelle urine del britannico e potrebbero essere effettuati dei test fisici prima di un’eventuale squalifica o dell’assoluzione. La squadra non ha sospeso il trionfatore dell’ultima Vuelta di Spagna (corsa in cui venne pizzicato oltre i limiti consentiti) e dunque il corridore ha il pieno diritto di partecipare a delle gare (si parla di un suo possibile impegno a fine mese in Australia).

Il rischio concreto è quello di rivivere un caso Contador: il Pistolero vinse il Giro d’Italia 2011 ma poi venne squalificato retroattivamente perdendo così tutti i risultati ottenuti in quel biennio. L’obiettivo di Froome è quello di realizzare la mitica doppietta Giro-Tour a venti anni di distanza dalle imprese di Marco Pantani: se Losanna non dovesse promulgare delle sentenze entro la fine di aprile allora Froome potrebbe essere al via della Corsa Rosa da Gerusalemme, i risultati ottenuti sul campo sarebbero congelati in attesa di decisioni.

Renato Di Rocco, Presidente della Federazione Italiana Ciclismo, teme questa situazione come ha dichiarato a Tuttobici: “Ci vorrà molto tempo prima di arrivare a una decisione. La questione sta diventando una sfida prima fra i periti scientifici e poi fra gli studi legali. Lo so, il dubbio fa male a tutto il mondo del ciclismo, anche agli organizzatori che non sanno se poter contare sul vincitore del Tour e della Vuelta 2017. Rischiamo di vivere un altro 2011 per quello che era successo ad Alberto Contador“.





1 Commento

  1. Luca46

    8 Gennaio 2018 at 15:58

    Dipende da quanti soldi farà girare la Sky. Trattandosi di un altra formazione o di un altro corridore sarebbe già stato sospeso e squalificato alla Vuelta 2017. Siccome si tratta di corridori come Contador e Froome con degli sponsor alle spalle molto potenti dipenderà a mio avviso da quante tasche questi sponsor riusciranno a soddisfare e se gli converrà farlo. Di solito si dice che la legge è uguale per tutti, quando si tratta di doping si dovrebbe dire “la legge è ad personam” (non so se si scrive così). Le vicende riguardanti l’antidoping sono raccapriccianti e di sicuro la colpa non è degli atleti che le subiscono.

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