Ciclismo
Ciclismo, Davide Formolo al bivio: le investiture di Basso e Cassani non bastano. Ora servono i risultati alla Bora
“Sono convinto che Formolo nel prossimo triennio vincerà il Giro d’Italia”. Queste le parole di Ivan Basso, che in più di un’occasione ha dimostrato la sua grande stima verso Davide Formolo, che da alcuni viene proprio considerato il suo erede. Anche il ct della Nazionale Davide Cassani ha speso parole importanti per il corridore veneto, considerandolo una delle punte dell’Italia per i prossimi anni.
Oltre le parole ci sono però i fatti e fino ad ora Formolo non è riuscito ad ottenere quei risultati che tutti si aspettavano da lui. A 25 anni “Roccia”, così soprannominato per la sua grinta in gara, ha centrato un solo successo da professionista, quello nella quarta tappa del Giro 2015. Anche i piazzamenti in classifica generale non sono particolarmente esaltanti, con il quarto posto al Giro di Polonia 2016 e il nono alla Vuelta dello stesso anno.
Nel 2017 ci si aspettava quindi un cambio di ritmo, che non è però arrivato. Infatti la stagione è iniziata in sordina, con poche gare, in cui non è mai stato vero protagonista. Al Tour of the Alps era potenzialmente in corsa per il podio, ma si è ritirato alla quarta tappa, per prepararsi alla Liegi-Bastogne-Liegi. Anche nella classica belga è mancato però il guizzo nel momento chiave, chiudendo poi in 23ma posizione, pur dopo aver sfiorato il colpaccio con un attacco nel finale. Si arriva così al Giro, dove Formolo non riesce però a trovare la giusta condizione in corsa e resta sempre distante dal podio. Alla fine arriva un decimo posto, che non può certo considerarsi soddisfacente. La sua stagione si chiude di fatto con questo risultato.
È evidente da questo breve resoconto che Formolo si trovi ad un bivio decisivo della sua carriera: fare il definitivo salto di qualità e riuscire a tenere il passo dei migliori, oppure accontentarsi di un ruolo da gregario. Il 2018 sarà l’anno perfetto per dare una svolta alla sua carriera. Infatti dopo cinque anni con la Cannondale, è passato alla Bora–Hansgrohe, con cui correrà nella prossima stagione.
Un cambio di maglia che potrebbe dare nuova linfa al corridore veneto, considerando che il team tedesco ha deciso di puntare su di lui per fare classifica e quindi potrà contare su una maggiore autonomia, oltre che sul pieno supporto dei compagni. Formolo possiede sicuramente il talento necessario per diventare il capitano della squadra, ma tutto dipenderà da lui, perché dovrà ottenere fin dall’inizio dei risultati convincenti, altrimenti rischia di dire addio a quel posto tra i grandi che tanti gli hanno prospettato.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Valerio Origo