Ciclismo
Ciclismo, Fabio Aru: “Io e Nibali, grandi amici: lui è un traguardo. Ai Mondiali per essere primi. Giro d’Italia? Non so se verrò”
Fabio Aru è pronto per disputare una grande stagione con la casacca della UAE Emirates dopo aver lasciato l’Astana. Il sardo ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. Il debutto stagionale è previsto tra poche settimane ad Abu Dhabi.
Il Cavaliere dei Quattro Mori ha confermato l’ottimo rapporto con Vincenzo Nibali: “Sì, lo so, in tanti ci vorrebbero nemici. Il fatto è che siamo amici, usciamo in bici assieme, l’ultima volta qualche giorno fa, qualche volta andiamo a cena con le famiglie, passiamo tanto tempo assieme. E ci rispettiamo. Io da Vincenzo ho imparato tanto, per me lui è uno stimolo. Siamo in una dimensione diversa, lui ha vinto tanto, per me Nibali è un traguardo, un punto d’arrivo“. E sull’aiuto in gara, magari al Mondiale: “L’ho già dimostrato, e anche lui. Succederà ancora“.
L’obiettivo per il 2018 è chiaro: “Non voglio essere banale, ma sarò sincero: vorrei fare un bel Mondiale. Non ho detto che voglio vincere io: voglio essere presente per la causa azzurra. Quando corri per la Nazionale stai facendo qualcosa che è più importante di te. Non posso dimenticare che pensando in questo modo stavamo per vincere le Olimpiadi a Rio. E’ qualcosa che sentiamo moltissimo tutti. E torno a quello che la gente si aspetta da noi. Ci siamo Nibali, io Moscon, Ulissi e tutti abbiamo le carte in regola per essere tra i primi. E’ giusto che la gente pretenda molto da noi, questo ci dà ancora più forza. Poi vincere è un’altra questione: ci sono anche gli altri“.
Poi Fabio gela un po’ tutti: “Veramente io non ho ancora detto ufficialmente che andrò al Giro d’Italia. Non abbiamo ancora preso una decisione definitiva, l’unico punto fermo per ora è la Vuelta“.
Su Froome: “Sinceramente non penso sia imbattibile, non lo penso mai di nessuno. Però lui è molto forte, sia in salita che a cronometro. E’ uno stimolo a fare meglio“. In merito al caso salbutamolo: “Non sono a conoscenza di tutte le dinamiche, come faccio a dirlo? Mi auguro solo che si possa risolvere in fretta per il bene del ciclismo“.
Aru è molto conscio dei problemi limiti: “Devo sicuramente migliorare a cronometro. Ho fatto un grande lavoro con la Colnago nella galleria del vento a Milano e sono convinto che avrò dei vantaggi”.
(foto ASO/Pauline Ballet)
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