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Ciclismo, Gianni Moscon nei guai: rischia una squalifica per il caso Reichenbach. Lappartient: “Bisogna essere duri”

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Il nuovo anno non comincia sotto i migliori auspici per Gianni Moscon. Il corridore del Team Sky, talento più fulgido della nuova generazione del ciclismo italiano, rischia infatti una dura sanzione da parte dell’UCI.

La Federazione Ciclistica Internazionale sta infatti valutando con attenzione quanto accaduto nell’ultima edizione della Tre Valli Varesine, quando lo svizzero Sebastien Reichenbach (FDJ) accusò il trentino di averlo intenzionalmente fatto cadere in discesa, dove tra l’altro si procurò un grave infortunio. Un episodio che fece seguito a quanto accaduto nella primavera precedente, quando Moscon fu accusato di razzismo nei confronti di Kevin Reza, venendo sospeso per 2 mesi da parte del Team Sky.

Reichenbach ha fatto pervenire all’UCI la propria visione dei fatti e, allo stesso tempo, è in corso anche una causa di natura civile. La posizione di Moscon appare molto debole. Sull’argomento si è già infatti esposto apertamente proprio il presidente dell’UCI, David Lappartient: “Bisogna essere duri al riguardo. Sto controllando il caso molto attentamente. Dopo aver rivolto frasi razziste e spinto un collega fuori strada, per me il corridore non ha niente a che spartire con il ciclismo“.

Parole molto dure, che lasciano presagire una squalifica imminente (forse anche lunga…), che potrebbe privare Moscon della partecipazione alle Classiche di Primavera. Per il Team Sky, dopo la positività al salbutamolo di Chris Froome, piove davvero sul bagnato…




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Foto: Valerio Origo

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