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Combinata nordica, Coppa del Mondo 2018: trampolino indigesto per Alessandro Pittin anche a Chaux-Neuve. Ed ora in chiave olimpica il tempo stringe…

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Suona l’allarme in casa Italia. I limiti nel salto continuano a penalizzare Alessandro Pittin, al quale la sosta di un mese sembra non aver giovato. Il 2018 è iniziato col piede sbagliato per il fuoriclasse carnico, che dopo la deludente eliminazione al Provisional Competition Round in Val di Fiemme, aveva fornito segnali interessanti nella prova eliminatoria di Chaux-Neuve da un trampolino a lui storicamente congeniale. Ma nel momento clou Pittin è venuto meno, piazzando due salti decisamente al di sotto delle attese nella Gundersen e nella staffetta e complicandosi la vita prima della classica rimonta sugli sci stretti, arrestatasi nelle posizioni di rincalzo. Considerando che ad Hakubo difficilmente l’azzurro prenderà parte alla tappa di Coppa del Mondo 2017-2018 che precede PyeongChang, resta soltanto il Nordic Combined Triple di Seefeld per tornare al top e guardare alle prossime Olimpiadi 2018 con la fiducia che deriva da un risultato incoraggiante.

In Austria tra venerdì 26 e domenica 28 gennaio si salterà dal trampolino normale, su cui Pittin potrebbe limitare i danni per fiondarsi nella sua tipica risalita nel fondo. Ma il format atipico della prossima tappa costringerà l’azzurro a far bene sin da subito per tenere testa ai migliori e ripetere l’exploit di Ramsau, dove nello scorso mese di dicembre è tornato sul podio individuale dopo oltre due anni di attesa. Il trampolino, dunque, rappresenta ancora un’autentica lotteria per Pittin, che dovrà imbeccare la giornata giusta per poter competere con i big per una medaglia alle prossime Olimpiadi Invernali. Il 28° posto di Chaux-Neuve, un percorso su cui ha trionfato per tre volte di fila nel 2012, non costituisce un bel segnale, ma il carnico ha dimostrato a più riprese di sapersi esaltare nei momenti importanti e di disporre dei mezzi tecnici e mentali per puntare al podio a PyeongChang.

Il weekend azzurro ha fornito anche altri spunti di riflessione. Raffaele Buzzi è ancora lontano dalla migliore condizione e ha fatto fatica dal trampolino, mentre Aaron Kostner è attualmente il più solido nel salto ma sugli sci stretti dovrà fare tanti progressi per restare in scia al gruppo che conta. Armin Bauer, infine, ha bisogno di ritrovarsi per tornare competitivo e cancellare un periodo buio che lo vede costantemente nelle retrovie. La sua rinascita, d’altra parte, potrebbe garantire all’Italia una staffetta solida (diversa da quella che è giunta a 4′ dalla Norvegia a Chaux-Neuve), che potrà puntare ad un piazzamento di prestigio anche in ottica olimpica.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Facebook FIS Nordic Combined

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