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Combinata nordica, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: i personaggi da medaglia. Sarà una sfida tra Germania e Norvegia

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Sette vincitori diversi nelle prime otto Gundersen della Coppa del Mondo 2017-2018. L’equilibrio regna sovrano nella stagione a Cinque Cerchi, ma il percorso di avvicinamento verso le Olimpiadi Invernali 2018 di PyeongChang sembra definire lo scenario che potrebbe concretizzarsi in occasione delle tre prove che assegneranno le medaglie durante la rassegna olimpica. La Norvegia e la Germania hanno una marcia in più rispetto agli avversari e stanno letteralmente monopolizzando la stagione, ma non si esclude l’inserimento in zona podio di eventuali outsider che potrebbero far saltare il banco, tra i quali spicca anche un azzurro.

Analizziamo nel dettaglio, dunque, i personaggi da medaglia per la combinata nordica alle Olimpiadi Invernali 2018 di PyeongChang:

Eric Frenzel: dominatore incontrastato della disciplina dal 2013 ad oggi, ha conquistato le ultime cinque Coppe del Mondo consecutive, battendo il record che apparteneva alla leggenda Hannu Manninen ed entrando di diritto nell’empireo dei grandi. Eppure il fuoriclasse tedesco da inizio stagione sembra la brutta copia del fenomeno che ha incantato il mondo intero, risultando soltanto ottavo in classifica generale. I grandi campioni emergono nei grandi appuntamenti e il tedesco, vincitore finora di una Gundersen a Ramsau e della Team Sprint in Val di Fiemme, punta a bissare l’oro nella Gundersen NH e l’argento nella prova a squadre di Sochi 2014, provando magari persino a migliorare il suo rendimento rispetto ai Giochi in Russia per suggellare un quadriennio da cannibale della combinata.

Johannes Rydzek: il tedesco è in piena corsa per la vittoria della Coppa del Mondo, dopo averla già sfiorata nella scorsa stagione, ed ora ambisce a piazzare l’acuto anche alle Olimpiadi, competizione in cui non ha conquistato mai una medaglia individuale, pur vantando un argento a Sochi 2014 e un bronzo a Vancouver 2010 nelle prove a squadre. Il filotto di 4 ori ai Mondiali di Lahti 2017 rappresenta un record imbattibile e uno straordinario biglietto da visita verso i Giochi di PyeongChang, nel corso dei quali i favori del pronostico penderanno anche dalla sua parte.

Jan Schmid: un regolarista nato. Il norvegese di origini svizzere, a 34 anni, sta vivendo una seconda giovinezza ed è attualmente il leader incontrastato della classifica di Coppa del Mondo con 4 podi all’attivo, tra cui un successo in Val di Fiemme, e tre quarti posti, un rendimento regale in una stagione senza dominatori. Lo scandinavo non è mai riuscito a conquistare medaglie olimpiche, ma vanta già un argento iridato individuale a Liberec 2009 e tre bronzi a squadre, segnale della sua competitività anche nei grandi eventi. Se riuscirà a preservare l’attuale condizione fisica, a PyeongChang dovranno avere tutti paura di lui.

Akito Watabe: il giapponese è l’eterno piazzato del panorama mondiale della combinata nordica. Sono 50 i suoi podi in Coppa del Mondo, perlopiù secondi e terzi posti a fronte di 10 vittorie (l’ultima a novembre 2017 a Ruka), che gli sono valsi la piazza d’onore in classifica generale nel 2012, 2015 e 2016. A Sochi il nipponico, manco a dirlo, fu argento dal trampolino normale dietro a Frenzel, mentre ai Mondiali 2017 di Lahti si è piazzato alle spalle di Rydzek nella Gundersen dal trampolino lungo. Sarà la volta buona per la conquista dell’ambito oro? Ai posteri l’ardua sentenza.

Joergen Graabak: l’uomo simbolo della combinata nordica a Sochi 2014 è tornato a vincere in una Gundersen in Coppa del Mondo in Val di Fiemme dopo quasi due anni di astinenza ed ora si candida per ripetere a PyeongChang l’impresa sovietica. A Sochi, infatti, il fenomeno norvegese si impose nella gara dal trampolino lungo e nella prova a squadre, conquistando ben due ori che a soli 22 anni sembravano il preludio ad un quadriennio da dominatore. L’exploit di Frenzel, tuttavia, ha oscurato la sua stella, tornata di recente a splendere luminosa con prospettive luccicanti in Corea.

Fabian Riessle: la continuità non è il suo forte ma, quando ha la possibilità di mettere in mostra la sua esplosività in uno sprint a ranghi serrati, non ce n’é davvero per nessuno. Il tedesco è un combinatista moderno, grazie alla sua solidità nel salto e alla capacità di fare la differenza nel fondo, ma talvolta difetta di scarsa concentrazione e disputa gare anonime. Il bronzo a Sochi nella Gundersen dal trampolino lungo conferma il suo valore nelle grandi competizioni. Per il fuoriclasse teutonico nessun traguardo è precluso in Corea del Sud.

Espen Andersen: due podi in carriera in Coppa del Mondo, coincisi con due vittorie a Ruka e Lillehammer all’inzio dell’attuale stagione. Quello che sembrava il viatico verso un’annata trionfale si è trasformato ora in un apparente fuoco di paglia, ma il norvegese ha dimostrato di saper reggere la pressione e, se dovesse trovare la classica giornata di grazia, potrebbe anche proiettarsi verso un fantastico podio.

Alessandro Pittin: ebbene sì, c’è anche lui tra i possibili medagliati alle Olimpiadi 2018. L’araba fenice è risorta nuovamente in prossimità dell’appuntamento più importante, che lo ha visto già salire sul podio a Vancouver 2010 e arrivare quarto a Sochi 2014 dal trampolino normale. Il recente secondo posto a Ramsau e persino il quinto posto a Lillehammer nella Gundersen dal trampolino lungo rivelano la competitività di un atleta che, alla soglia dei 27 anni, si candida nuovamente al podio olimpico. I limiti nel salto sono stati parzialmente smussati dal fuoriclasse carnico, consapevole però che il trampolino per lui sarà una lotteria. Se riuscirà a contenere il ritardo dai big entro il minuto e mezzo dopo il segmento di salto, tuttavia, l’azzurro potrebbe stravolgere i piani della gara con la sua classica rimonta nel fondo che gli consentirebbe di puntare con decisione al bottino più prezioso.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Facebook Johannes Rydzek

1 Commento

  1. Fabio90

    17 Gennaio 2018 at 02:11

    Attenzione all’Austria…non so perchè..sensazione!
    Ovvio che i tedeschi e i norvegesi sono ampiamente favoriti..ma nella germania vedo un frenzel preoccupante e tutto sommato un rydzek meno forte di quando ci si aspettasse..la norvegia è invece in forma..pero klapfer nel singolare ma sopratutto l’austria nella staffetta..lo dico anche perche se si va a vedere nelle olimpiadi invernali spesso ci sono sorprese che sfuggono dalla coppa del mondo…infatti se prendiamo in considerazione la combinata nordica troviamo parecchie staffette vinte da giappone e austria alle olimpiadi! quindi vedremo

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