Foto: Profilo Twitter Davis Cup
roberto.santangelo@oasport.it
Quando Italia e Giappone sono state sorteggiate quali avversarie nel primo turno di Coppa Davis 2018, si è dovuto procedere anche al sorteggio per determinare quale delle due nazionali dovesse giocare in casa: i precedenti erano troppo datati per seguire un’alternanza casa-trasferta.
Per trovare le due sfide tra Italia e Giappone bisogna ritornare al 1930 ed al 1932, l’attuale Coppa Davis prendeva ancora il nome di International Lawn Tennis Challenge: il mondo del tennis era diviso in zona europea e zona americana ed i nipponici erano costretti a confrontarsi con le squadre del Vecchio Continente nel corso della manifestazione.
Nel 1930 lo scontro avvenne sulla terra rossa di Genova ed era valido per la finale della zona europea: gli azzurri Umberto De Morpurgo (all’epoca anche capitano) e Giorgio De Stefani, giocando sia in singolare che in doppio, sconfissero per 3-2 Tamino Abe, Takeichi Harada e Yoshiro Ota, andando dapprima sotto 0-1, poi avanti 2-1 dopo il doppio, ed infine vincendo la contesa alla quinta e decisiva partita.
Nel 1932 battaglia ancora su terra rossa, questa volta a Milano, a livello di semifinali della zona europea: degli interpreti di due anni prima tornò in campo soltanto Giorgio De Stefani, assieme a Giovanni Palmieri ed Emanuele Sertorio (capitano fu G. Pagano di Melito), contro un Giappone completamente rinnovato, con Takeo Kuwabara, Tatsuyoshi Miki e Jiro Satoh. Cambiarono i protagonisti, ma il risultato no: l’Italia si impose ancora per 3-2, dopo essere stata sotto 1-2 e in svantaggio per due set a zero nel quarto incontro.
Quello del 2018 sarà dunque il terzo confronto tra le due compagini: l’Italia è avanti 2-0, e l’assenza di Kei Nishikori tra i nipponici è un ulteriore passo in avanti verso un possibile 3-0.
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