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Coppa Davis 2018: l’Italia può puntare ai quarti di finale. Il Giappone senza Nishikori è alla portata
Dal 2 al 4 febbraio a Morioka (Giappone) tornerà la Coppa Davis e l’Italia inizierà una nuova avventura dagli ottavi di finale contro il Giappone in una trasferta sulla carta non impossibile. Fabio Fognini , Andreas Seppi, Simone Bolelli e Paolo Lorenzi sono gli uomini scelti dal ct Corrado Barazzutti per affrontare questa sfida. E’ stato inserito, inoltre, come quinto uomo il pugliese Thomas Fabbiano
Un confronto, sulla carta, alla portata visti i recenti risultati dei nostri portacolori. Sia Fognini che Seppi, giunti fino agli ottavi di finale degli Australian Open, hanno espresso un tennis brillante mettendo in luce anche una buona condizione fisica. L’altoatesino, vincitore del Challenger di Canberra (Australia), sembra aver superato i contrattempi fisici che lo avevano frenato nel 2017 e l’aria dell’emisfero australe pare aver fatto piuttosto bene al bolzanino. Un effetto positivo lo ha avuto anche nei confronti del ligure, in maniera inaspettata. Nelle precedenti stagioni, il tennista di Arma di Taggia aveva sempre faticato ad esprimersi al meglio nelle prime settimane dell’anno ed invece la semifinale raggiunta a Sydney e poi il risultato del Major invitano ad essere ottimisti.
Convinzioni rafforzate anche dal forfait del giocatore più forte tra le fila nipponica, ovvero Kei Nishikori. Per gestire la delicata riabilitazione al polso ed il conseguente rientro graduale sul campo, Kei non ha preso parte allo Slam australiano preferendo riprendere il proprio percorso dal circuito dei challenger americani. Il primo impegno ufficiale sarà a Newport Beach proprio nella settimana dedicata alla Davis. Una decisione che nei fatti ha chiuso la porta alla competizione a squadre più famosa del tennis.
In questo senso il giocatore più temibile tra le fila del Sol Levante dovrebbe essere Yuichi Sugita (n.41 del mondo). Vittorioso l’anno scorso nel torneo sull’erba di Antalya, battendo in finale il francese Adrian Mannarino, il 29enne di Sendai è avversario da non sottovalutare, molto abile negli spostamenti laterali ed in grado di esibire un ottimo gioco difensivo ed anche di volo. Nei menzionati Australian Open ha eliminato la testa di serie n.8 del torneo, l’americano Jack Sock, per poi essere sconfitto dal croato Ivo Karlovic al termine di una sfida infinita terminata sul 12-10 in favore del gigante di Belgrado. Davanti al pubblico di casa il nipponico potrebbe esaltarsi.
Tuttavia, al di là di Sugita, il roster del Bel Paese sembra essere attrezzato per puntare al bersaglio grosso e questo confronto non deve far paura.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: pagina facebook Fabio Fognini