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F1, Mondiale 2018: soluzione passo lungo per la Ferrari? La chiave per riuscire a battere la Mercedes

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Evoluzione e non rivoluzione. E’ questo il concetto ben chiaro in casa Ferrari relativamente alla realizzazione della nuova monoposto del Mondiale 2018 di Formula Uno. La 669 (la sigla del nuovo progetto) rappresenterà fedelmente quest’idea. La SF70H nei fatti si è rivelata una macchina estremamente performante, consentendo a Sebastian Vettel di rivaleggiare con la Mercedes per buona parte del campionato, ottenendo 5 vittorie stagionali. Un traguardo insperato se pensiamo al disastroso 2016 quando alla voce successi c’era un bello “0”.

Stando alle indiscrezioni che filtrano dall’ambiente del Cavallino Rampante, il chief designer Simone Resta, affiancato come al solito dal navigato Rory Byrne (progettista delle Ferrari del periodo di Michael Schumacher), sembra che abbia leggermente allungato il passo della 669 rispetto ai 3.594 mm del precedente modello. Una scelta voluta, pensando un po’ alle problematiche della Rossa, su alcuni circuiti con caratteristiche veloci, dove, probabilmente, il “passo corto” non è stato così premiante.

La ricerca di carico e stabilità, in ogni condizione, è l’aspetto principale su cui a Maranello si stanno concentrando. E’ anche per questo che alcuni accorgimenti verranno riproposti come l’effetto rake o picchiato (assetto che tende ad avere l’avantreno molto più basso rispetto al retrotreno sia con la macchina ferma che in movimento) ed il convogliatore di flusso davanti alle pance al fine di allontanare le turbolenza generate dall’avantreno ed ottenere un più efficace raffreddamento del motore.

Inoltre, dopo che la Federazione Internazionale dell’Automobile ha limitato a 5 mm l’influenza dello sterzo nella variazione di altezza dell’anteriore, i tecnici del Cavallino sono stati costretti a rivedere parte del progetto non mancando di manifestare malcontento dal momento che il provvedimento è datato 12 dicembre quando appunto la vettura era già in fase di lavorazione piuttosto avanzata. Una decisione che comunque non ha creato eccessivi allarmismi nella scuderia. Sembra infatti che la Ferrari 2018 avrà a disposizione il terzo elemento idraulico della sospensione anteriore e non meccanico, sposando la stessa filosofia della Red Bull e della Mercedes.

Sono queste le migliorie che il team sta mettendo a punto per compiere un ulteriore step in avanti e competere in modo ancor più convincente con la Stella a tre punte. E’ evidente che la stabilizzazione aerodinamica deve andare di pari passo con la ricerca della potenza espressa dal motore, altro aspetto nel quale le Frecce d’Argento si sono dimostrate superiori. La partita, dunque, si giocherà su questo e poi spetterà a Vettel ed a Kimi Raikkonen fare il resto…

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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