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Formula 1
F1, Mondiali 2018: La Mercedes avrà sulla nuova vettura un motore completamente nuovo
Il segreto di essere sempre vincenti consiste nel continuare ad alzare la posta in palio ponendosi sempre nuovi obiettivi. E’ un po’ quel che sta facendo la Mercedes in vista del Mondiale di F1 2018. In particolare la scuderia di Brackley sta lavorando alacremente per dare seguito agli ultimi quattro anni di successi ininterrotti. La minaccia della Ferrari, l’anno scorso, si è fatta concreta e neanche la Red Bull è da sottovalutare.
Il reparto corse della Stella a tre punte si è attivato già da qualche tempo, in questo senso, andando a toccare tutte le aree. Fra quelle più delicate ed importanti vi è quella del motore. Nei fatti grazie alla nuova generazione dei propulsori turbo ibridi, a Stoccarda si sono portati a casa 4 titoli mondiali piloti e 4 titoli costruttori e pertanto, per mantenere, il vantaggio intatto nei confronti della concorrenza hanno in serbo uno step evolutivo importante in vista del prossimo campionato. Andy Cowell, responsabile del reparto motori delle Frecce d’Argento, ha rivelato a motorsport che sulla power unit per la stagione 2018 di Formula 1 sarà tutto praticamente nuovo: “Ogni volta che progetti un motore, ogni volta che fa un aggiornamento, impari sempre qualcosa“, ha dichiarato il tecnico Mercedes aggiungendo: “Poi però il motore viene congelato e la stagione è frustrante, perché si imparano tante cose, ma non si possono introdurre rapidamente per evitare di corrompere la qualità. Quindi bisogna osservare, imparare, riflettere e mettere insieme tante idee che possono essere applicate allo step successivo. Alcune possono essere molto piccole, in aree marginali, ma altre molto grandi e riguardare cose come miglioramenti alla combustione, la riduzione dell’attrito, nuovi materiali che possono aiutare in tema di affidabilità. A volte, poi, ci sono delle sorprese. Ci sono ancora dei margini con questo regolamento, anche se magari parliamo di tanti piccoli guadagni da cinque millesimi di secondo. Poi ci sono quelle belle sorprese in cui eri convinto di trovare un miglioramento importante in un modo e lo trovi esattamente facendo l’opposto. Per questo è sempre importante fare esperimenti ed avere una struttura adeguata a farli. Servono un banco prove importante ed una buona metodologia di test per individuare i vantaggi veri e propri ed isolarli da quelli presunti”.
C’è dunque da preoccuparsi in casa del Cavallino Rampante? Il 22 febbraio la nuova Rossa sarà presentata e più che guardare alle forme della nuova nata a Maranello, sarà interessante scoprire nei test programmati dal 25 febbraio al 1° marzo, sul tracciato del Montmelo (Spagna), il comportamento di quel che ci sarà sotto il cofano.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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