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Ginnastica, SHOCK Tinna Odinsdottir: “Un ginnasta mi ha violentato in Germania”. La terribile storia della Campionessa islandese

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Tinna Odinsdottir è una delle ginnaste più forti in Islanda, Paese che negli ultimi anni è sempre riuscito a portare la propria squadra agli Europei e anche delle discrete individualiste ai Mondiali. Questa 23enne di Reykjavik è però balzata agli onori della cronaca nelle ultime settimane per aver confessato di essere stata violentata da un ginnasta straniero durante un weekend di gare internazionali nel novembre 2016, in Germania. La ragazza non lo ha apertamente detto ma tutti gli appassionati sanno che in terra teutonica c’è solo una gara in quel mese ed è la Coppa del Mondo di specialità a Cottbus (con annesso team event).

La Odinsdottir ha dichiarato di aver avuto il coraggio di esporsi dopo aver visto quanto successo negli USA con le denunce di oltre 150 ragazze contro il dottor Larry Nassar. Più volte presente alle rassegne iridate e continentali, Tinna ha deciso di condividere la sua storia con il sito Nutiminn e ha poi concesso un’intervista alla RUV, la tv di Stato islandese (sostanzialmente l’equivalente della nostra Rai). La sua Federazione è venuta a conoscenza dell’accaduto solo da poco e infatti la ginnasta ha detto che è stata supportata nel migliore dei modi. Riviviamo l’accaduto con le parole di Tinna Odinsdottir.

Dopo la gara ero con le mie amiche e ci stavamo divertendo. Era l’ultima competizione dell’anno e così siamo andate con tutte le ginnaste a un party. Era molto divertente e c’erano ragazzi da altri Paesi che hanno invitato le ragazze in albergo una volta che il locale aveva chiuso. Eravamo due ragazze con tre ginnasti maschi. In hotel stavamo parlando ma tutto d’un tratto l’atmosfera è cambiata, lo abbiamo notato subito e abbiamo pensato di andare via ma è proprio in quel momento che tutto è iniziato. Un ginnasta straniero ha cercato di baciarmi e poi tutti e tre mi hanno violentata nonostante continuassi a dire di smetterla. Ho subito capito che nessuno mi avrebbe potuta aiutare. Ero come immobile, incapace di reagire, il mio cervello era bloccato. Non so quanto è durato, ho cercato di pensare ad altro“.

Il giorno dopo è tornata ad Aarhus (Tinna si allenava nella città danese dove Vanessa Ferrari vinse il Mondiale nel 2006), ma inizialmente non raccontò nulla al fidanzato e ai genitori:Ho iniziato a mentire quando mi chiedevano perché fossi così strana, mi sentiva svuotata e senza emozioni. Soltanto sei mesi dopo l’accaduto ho raccontato la vicenda a mamma e papà: ero spaventata della loro possibile reazione o che loro mi potessero giudicare male“. La ragazza non ha mai pronunciato il nome del violentatore nelle interviste. Si tratta della seconda violenza sessuale perpetrata durante il weekend di Cottbus: nel 1991 Tatiana Gutsu venne abusata da Vitaly Scherbo, anche se la Campionessa Olimpica 1992 confessò l’accaduto soltanto qualche mese fa sui social network.

 

https://youtu.be/2puQj4GRM_k

 





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