Equitazione

Grand Prix d’Amerique 2018: gli italiani al via e le loro ambizioni. Quattro cavalli azzurri a Parigi, Ringostarr Treb può davvero stupire il mondo. C’è anche il figlio di Varenne

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Il Grand Prix d’Amerique 2018, la corsa più attesa da tutti gli appassionati d’ippica, andrà in scena domenica 28 gennaio alle ore 16.05 sul mitico Vincennes Hippodrome di Parigi e vedrà la partecipazione dei migliori cavalli del Gruppo 1 Internazionale. In questo plotone esclusivo, però, ci sarà spazio anche per i destrieri italiani. Saranno ben quattro, infatti, i cavalli orginari del Bel Paese ai nastri di partenza sulla pista nera più famosa del pianeta. Il più accreditato sarà Ringostarr Treb, reduce da un 2017 da assoluto protagonista nel panorama internazionale. Il terzo posto nel Bourbonnais gli è valso la qualificazione al Grand Prix d’Amerique, in cui il figlio di Classic Photo può davvero far sognare. Su di lui il contingente italiano ripone le maggiori speranze, anche in virtù del talento del suo fantino, Gabriele Gelormini, già salito sul podio nel 2015, quando fu secondo in sella al francese Voltigeur de Myrt, in gara anche stavolta ma sotto l’egida di un altro italiano, Lorenzo Donati. Gelormini, figlio d’arte, è un driver piemontese che ha fatto fortuna in Francia e da tempo ormai è un assoluto protagonista nel mondo del trotto.

Il binomio con Ringostarr Treb potrebbe rivelarsi spettacolare, ma le ambizioni della coppia azzurra si scontreranno con il livello altissimo della pattuglia dei favoriti, primo tra tutti Bold Eagle, a caccia di un clamoroso tris. Sarà in gara anche Oasis Bi, indigeno di scuderia svedese, sul quale tuttavia lo staff tecnico italiano non sembra riporre speranze di gloria, dato che il suo ritorno alle competizioni è avvenuto soltanto lo scorso 13 gennaio a Jägersro. Il destriero italiano, in ogni caso, vanta un terzo posto nel 2016 alle spalle di Bold Eagle e Timoko e a 10 anni ha l’ultima chance per imporsi nella gara di trotto pià importante al mondo.

Enrico Bellei con Timone Ek, dal canto suo, ha dominato nel Campionato Europeo di trotto a Cesena durante lo scorso mese di settembre. Il morello di Luigi Lettieri ha piazzato a Cesena una straordinaria rimonta, dopo essersi ritrovato quarto in corda, e ha prevalso alla distanza senza lasciare scampo agli avversari, ragion per cui arriverà a Parigi con rinnovate speranze di un buon piazzamento. Tra i presenti, infine, c’è anche Tony Gio, il figlio di Varenne, guidato da Christophe Martens. Primo dei sei esclusi in base alle somme vinte, rientrerà tra i 18 partenti perché in lista compare ancora il rinunciatario Twister Bi. Difficile ipotizzare, però, che Tony Gio possa calcare subito le orme del padre, trionfatore in due occasioni a Parigi nel 2001 e nel 2002, e ambire alle prime posizioni, ma in un contesto così equilibrato sui 2700 m della pista nera parigina potrebbe davvero accadere di tutto.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter L’Equipe

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