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Mauro Vegni: “Spero che il caso Froome si risolva prima del Giro d’Italia, non accetteremo compromessi come con Contador”
Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia, spera che il caso Froome si risolva prima dell’inizio della prossima Corsa Rosa. Questo è l’auspicio espresso in un’intervista concessa a L’Equipe con la speranza che la parola fine sulla positività del britannico al salbutamolo arrivi prima della partenza da Gerusalemme prevista per il 4 maggio.
Si vuole evitare a tutti i costi un nuovo caso Contador: il Pistolero si presentò al via del Giro d’Italia nel 2011 dopo una positività al clembuterolo riscontrata al Tour de France dell’anno precedente, venne poi squalificato e la vittoria finale passò al compianto Michele Scarponi. Il pensiero di Vegni è molto chiaro: “Froome è stato controllato nel settembre 2017 e il Giro inizia a maggio 2018. Ci sono dunque 8 mesi di tempo per trovare una soluzione. Voglio pensare che sia sufficiente, non accetteremo compromessi“. Gli organizzatori del Giro non vorrebbero adottare una misura simile a quella presa dai piani alti del Tour quando esclusero la Festina nel 1999: “Spero non si arrivi a tanto. Non sono io che devo fare giustizia, tutto è nelle mani della UCI“.
(foto © Unipublic/Photogomez Sport)
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