MotoGP
MotoGP, Test Sepang 2018: Valentino Rossi si gode l’esordio con la nuova Yamaha, i problemi del passato sono alle spalle?
Molto spesso i piloti vivono un rapporto viscerale e d’affetto con la propria moto o con la propria vettura. Nel caso di Valentino Rossi si può dire, quindi, che con l’edizione 2017 della sua Yamaha il feeling non sia mai decollato, nemmeno del primo istante. Invece, vedendo quanto sta accadendo in questi primi test pre-stagionali di Sepang, si potrebbe parlare di vero e proprio colpo di fulmine con il suo mezzo. Troppo entusiasmo forse? Ovviamente ogni previsione è assolutamente prematura, visto anche cosa è successo nella passata stagione, ma l’avvio fa assolutamente ben sperare il “Dottore” e il team Yamaha in generale.
In che modo possiamo parlare di buone sensazioni per Valentino Rossi? Il nove volte campione del mondo, in prima battuta, ha capito che la sua YZR-M1 è nata sotto un’altra stella rispetto a quanto visto dodici mesi fa. Il primo impatto nei test della scorsa stagione divenne immediatamente un campanello d’allarme. Rossi non si trovò minimamente con la sua moto. I problemi erano diversi, dal motore, al telaio, per passare poi alle gomme ed all’erogazione di potenza in uscita di curva, ma queste ultime due criticità emersero soprattutto a campionato mondiale in corso. Domenica, invece, il “Re di Tavullia” ha preso in mano per la prima volta la sua moto 2018 ed i dubbi si sono sciolti in un attimo. Le sue parole hanno confermato che la casa di Iwata ha fatto marcia indietro rispetto al fallimentare progetto 2017 e ha rimesso mano alla moto vincente del 2016. L’ammissione di non aver mai provato in tutto lo scorso campionato sensazioni positive come quelle vissute in questi primi chilometri a Sepang, vale più di mille parole. Valentino Rossi ha spiegato che sente la propria moto più sua, sia in entrata di curva (vero punto focale delle MotoGP di questa era) sia in uscita. Inoltre i miglioramenti (sostanziali a detta dei due piloti Yamaha) riguardano anche motore, telaio e stabilità del mezzo nel suo complesso (inteso come sistemazione dei pesi e collocazione delle componenti).
In poche parole la Yamaha ha voltato pagina. Ha deciso di stracciare il progetto 2017 e di riprendere la via tracciata nel 2016. La moto della passata stagione all’inizio aveva fatto illudere sia la scuderia sia Maverick Vinales che, almeno nelle prime fasi, sembrava essersi adattato in un attimo. Con il passare delle settimane, tuttavia, i problemi sono emersi copiosi ed irrimediabili. Il telaio è stato il primo punto di demarcazione tra i due piloti. Rossi preferiva la livrea dell’anno precedente, mentre lo spagnolo si trovava a suo agio con l’edizione 2017. Ma, quando un progetto nasce male è quasi impossibile rimetterlo in carreggiata. La Yamaha soffriva la carenza di grip e, non ultimo, aveva un consumo delle gomme posteriori letteralmente allarmante. In diverse occasioni i due piloti dovevano combattere con il degrado ben prima della metà di una gara. Con questi presupposti non sorprendeva che si lamentassero di spinnaggio in uscita di curva e di impossibilità di accelerare a dovere in quei momenti.
Secondo i primi report dei due protagonisti, invece, tutte queste problematiche sembrano essere scongiurate. Siamo solamente a fine gennaio, per cui il Mondiale è ancora lontano e le incognite sono sempre all’orizzonte, ma il viatico per la Yamaha sembra di ben altro tenore rispetto ad un anno fa. I prossimi test, ed i primi Gran Premi, potranno fornirci un quadro più realistico della situazione, ma Valentino Rossi ha di che ben sperare. I tempi realizzati in queste giornate malesi, decisamente migliori rispetto al 2017, sono un incoraggiamento notevole, sia per questa stagione, sia per il futuro. Se anche in questo campionato si ripetessero i gravi problemi visti negli ultimi mesi potrebbe venire meno la voglia del pesarese di proseguire (alla soglia ormai dei 40 anni e dopo gli infortuni appena patiti). La speranza sua, e di tutti gli appassionati del Motomondiale, è di vedere una Yamaha nuovamente competitiva per una stagione 2018 che si annuncia quanto mai combattuta ed equilibrata, forse la più bella degli ultimi anni.
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alessandro.passanti@oasport.it
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