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Nuoto, Federica Pellegrini: “Mi ispiro a Roger Federer. Aver battuto la Ledecky non ha prezzo”

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Federica Pellegrini è pronta per affrontare questo 2018 in modo diverso dal solito: con meno pressioni e tanta voglia di divertirsi, gareggiando, senza la pressione del risultato ad ogni costo. La decisione di intraprendere la via della velocità è stata presa e non si torna indietro: niente 200 stile libero.

Le quattro vasche sono casa mia ma la mia avventura è finita a Budapest. A una certa età, il recupero è difficile, la fatica si fa sentire di più”, confessa l’azzurra intervistata dal Messaggero. E poi palando di altri sportivi a cui potersi rifare, l’idea della nuotatrice nostrana è molto chiara: “Uno sportivo a cui mi ispiro è Roger Federer: alla sua età, come mai forse s’era visto, riesce ad essere ancora molto competitivo. Mi identifico molto in lui per quella voglia di combattere con questi giovanissimi. Quando sei avanti con gli anni bisogna far valere la tattica, la testa, studiare ogni piccolo dettaglio per fare la gara perfetta. Contro il ragazzino devi puntare sull’esperienza”.

Guardando alle sue vittorie ed alle rivali battute, potendo scegliere, la veneta non ha dubbi: “Battere Ledecky è stato qualcosa di incredibile perché è molto più giovane di me, è quella che più si è avvicinata al mio record mondiale dei 200 sl e quella che potrà batterlo. Con Laure Manaudou non ci siamo invece mai scontrate ai massimi livelli di entrambe, quando lei era fortissima io avevo appena incontrato Castagnetti, il mio mentore; poi quando io crescevo lei scendeva. Lei mi piaceva molto come atleta e donna: quando veniva in piscina lasciava come una scia”.

E poi sui successi recenti del nuoto italiano, l’idea della campionessa di Spinea è la seguente: “Mi piace quest’Italia, non c’è una punta sola, ma almeno tre, e abbiamo visto agli Europei in vasca corta che ci sono tanti giovani: Simona (Quadarella ndr.) ha già vinto medaglie mondiali e ora che hanno allargato il programma olimpico potrà ambire anche lì mentre tra gli uomini Sabbioni è una scommessa di Matteo (Giunta, allenatore ndr.): hanno ricominciato da zero, ha 21 anni ed è ancora molto giovane; crede molto in quello che fa, e fa anche più di quello che gli viene richiesto; è venuto a Verona, vive da solo: uno spartiacque nella vita e nel nuoto”.

 





 

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Foto: Diego Gasperoni

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