Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, Matteo Rizzo si racconta pensando a PyeongChang: “Alle Olimpiadi voglio godermi ogni momento”

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Dalla vittoria della tappa del circuito junior Grand Prix di Egna (Bolzano) al primo titolo nazionale nella massima categoria. Matteo Rizzo sarà il rappresentante azzurro del settore maschile ai prossimi Campionati Europei di pattinaggio di figura 2018, in programma a Mosca nella prossima settimana, nonché ai Giochi Olimpici di Pyeongchang. Un ragazzo con tanto talento che in questa stagione sembra aver compiuto un grande salto di qualità. Il raggiungimento del traguardo a Cinque Cerchi ha, come si può ben immaginare, un sapore decisamente particolare. Di quel che si appresta a vivere in Corea del Sud ha parlato ad OASport il 19enne romano, tesserato con la Società Icelab di Bergamo.

Matteo, la partecipazione alle Olimpiadi di Pyeongchang è stata interamente farina del tuo sacco; prima hai staccato il pass per la Corea del Sud con il quarto posto al Nebelhorn Trophy, successivamente ti sei guadagnato l’accesso con merito grazie alla vittoria al Campionato Nazionale. Come stai vivendo questo periodo?

“Sicuramente è un gran momento della mia carriera, sono molto felice di come stia andando e spero di riuscire a concludere al massimo delle mie potenzialità questa stagione olimpica. Ora per me è ufficialmente partita la preparazione a Cinque Cerchi, ed già solo dire queste parole è una grande emozione”.

La partecipazione olimpica è la ciliegina sulla torta di un inizio stagione pieno di soddisfazioni, in cui hai anche vinto una tappa del circuito Grand Prix junior ad Egna. Questi risultati sono indubbiamente frutto dell’ottimo lavoro svolto da te e dal tuo team. Come si svolge il tuo allenamento tipo?

“La mia giornata tipo è ricca di lavoro e allenamenti. Inizio alle 10 circa per finire la mia giornata alle 17. Ho 3 ore su ghiaccio e 2 fuori, come ad esempio preparazione atletica“.

A Pyeongchang vedremo modifiche nel tuo layout di gara?

In Corea nella gara a squadre presenterò il mio programma come lo si è visto fino ad oggi. Per quanto riguarda la gara singolo non è da escludere qualche modifica. Potrebbe esserci qualche bella sorpresa“.

Ti sei posto un obiettivo in particolare per la gara olimpica?

“Come target nella gara a squadre, potendo puntare ad un 4° posto, sarebbe proprio bello sognare la medaglia di bronzo…perchè no. Invece come gara singola cerco di godermi a pieno questa preziosa esperienza e portare a casa più emozioni possibili“.

In prospettiva del prossimo quadriennio, come procede il lavoro con i salti quadrupli?

“Il lavoro con gli elementi di salti quadruplo ovviamente é già partito. Quando sarà tempo di inserirne uno nel programma non ci sarà alcuna esitazione, si farà presto“.

Sei cresciuto in una famiglia di ex pattinatori poi divenuti insegnanti; in particolare tuo padre Valter ha collaborato con tantissimi personaggi di spicco. C’è qualche atleta che ha segnato in qualche modo il tuo modo di pattinare?

“La mia famiglia mi ha aiutato molto, grazie a mio padre ho conosciuto molta gente del settore, inoltre mi ha insegnato la tenacia del lavoro. Sono stato fortunato ad avere un contesto familiare che mi sostiene sempre”.

 

 

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Foto: Valerio Origo

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