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Sci alpino, Discesa Wengen 2018: Beat Feuz trionfa sulla Lauberhorn, battuto Svindal. Dominik Paris e Peter Fill in top ten

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La discesa di Coppa del Mondo di Wengen ha premiato Beat Feuz. Lo svizzero, campione del mondo di questa specialità lo scorso anno, ha interpretato al meglio il difficile percorso della Lauberhorn, tra curve al limite, salti da cuore in gola e canali stretti, giusto antipasto della Streif di Kitzbuhel in programma nel prossimo weekend. È stato infatti nel tratto centrale, la mitica doppia curva della Kernen-S, dove Feuz ha fatto la differenza, dopo una parte alta sciata alla perfezione, arrivando al traguardo con il miglior tempo di 2’26″50.

Lo sciatore svizzero è sceso con il pettorale numero 1, senza riferimenti, ma diventando ben presto lui lo standard da superare. Ci hanno provato tutti ma uno ad uno hanno dovuto accomodarsi alle sue spalle. A cominciare da Aksel Lund Svidal, che nonostante un’ottima prova, l’ennesima di questa stagione (cinque podi su cinque in discesa) è stato battuto di 18 centesimi. Feuz così, alla seconda vittoria stagionale dopo quella di Lake Louise (seconda in carriera a Wengen), ha accorciato nella classifica di specialità comandata proprio dal norvegese.

Sul terzo gradino del podio il primo di tre austriaci in top ten, Matthias Mayer, lontano 67 centesimi da Feuz, ma un decimo meglio rispetto ad Hannes Reichelt. Al sesto posto c’è Vincent Kriechmayr (+0.98), che ieri era stato nella discesa della combinata, dietro al tedesco Thomas Dressen (+0.93). Gli altri sono sopra il secondo, con il settimo posto andato al francese Maxence Muzaton (+1.18). Nei primi dieci anche un deludente Kjetil Jansrud (+1.53).

Giornata difficile per gli italiani, che non sono riusciti a confermare le ottime impressioni lasciate dalla prova di combinata di ieri. Il migliore è stato Dominik Paris, ottavo a 1″22 da Feuz e mai in grado di lottare per la vittoria, accumulando ritardo già nella parte iniziale del tracciato. Anche Peter Fill è in top ten, decimo (+1.79), nonostante abbia rischiato di fare la frittata in uscita dal cancelletto, con le code degli sci che si sono incrociate. Peggio è andata a Christof Innerhofer, finito in maniera violenta contro i cuscini di protezione in uscita dalla seconda curva della Kernen-S. Un impatto duro dal quale l’azzurro è uscito dolorante ma sulle sue gambe, riuscendo comunque a scendere da solo fino al traguardo.

Gli altri italiani: ottimo 23° posto di Emanuele Buzzi (+2.42), mentre è fuori dai trenta, 35°, Mattia Casse (+3.29). Davide Cazzaniga non è riuscito a concludere la sua prova.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Facebook Beat Feuz

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