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Sci alpino, Gigante Garmisch 2018: HIRSCHER ALIENO! Oltre 1″50 a Feller e Ligety che torna sul podio. Settimo Eisath

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Non ci sono più parole per descrivere Marcel Hirscher. L’austriaco vince a Garmisch, in Germania, la decima gara della stagione (record personale), la quarta in gigante sulle cinque disputate fra le porte larghe, la cinquantacinquesima in carriera (superato Hermann Maier). Oggi, semplicemente, ha fatto un altro sport. Ben 1″57 è il distacco che il sei volte detentore della Coppa del Mondo generale ha rifilato al secondo classificato, il connazionale Manuel Feller, al primo podio in carriera. Da registrare, poi, c’è un grande e lieto ritorno: Ted Ligety, a distanza di quasi tre anni, torna sul podio.

Hirscher è stato pressoché perfetto in entrambe le manche, chiuse con il miglior tempo. Se nella prima aveva ipotecato la vittoria, rifilando oltre 6 decimi al secondo classificato Ligety, nella seconda ha ulteriormente aumentato il gap fino a superare il secondo e mezzo. Quella di Garmisch è forse la pista che più di tutte, fra quelle di Coppa del Mondo, si addice alle sue caratteristiche e oggi lo ha dimostrato dominando dal cancelletto di partenza al traguardo.

Per Manuel Feller, invece, oggi c’è una grande gioia. Il classe 1992 austriaco che tanto piace agli appassionati per il suo modo spericolato di sciare, sempre al limite e con una chioma castana che sventola ad ogni curva, non era mai salito sul podio prima d’ora fra slalom e gigante. A un’ottima prima manche chiusa con il quarto tempo ha fatto seguito una seconda sempre all’attacco, che gli ha permesso di recuperare due posizioni. Una di queste è stata proprio a svantaggio di Ted Ligety: l’esperto sciatore americano è tornato fra i primi tre. L’aria olimpica fa bene a un campione abituato ai successi in questo tipo di manifestazioni e nell’ultima gara fra le porte larghe prima dei Giochi ha battuto un colpo, quasi a ricordare a tutti che per la medaglia, in Corea, c’è anche lui.

Ai piedi del podio si piazza Henrik Kristoffersen, per la prima volta fuori dai primi tre in gigante. Il norvegese ha pagato una prima manche sottotono e chiusa al nono posto: non è bastata una buona seconda run per recuperare un’ulteriore posizione, ma anche oggi il norvegese ha mostrato una buona forma. Quinto si è piazzato Matts Olsson, ancora una volta in top ten, sesto Alexander Aamodt Kilde, quasi a sorpresa considerando che predilige le discipline veloci. Ottavo è Mathieu Faivre, autore di una grande rimonta, nono Alexis Pinturault, che paga due errori gravi nella seconda manche, decimo Loic Meillard.

Per l’Italia, Florian Eisath, fresco di convocazione olimpica, è settimo a 2″20 da Hirscher ma a soli 37 centesimi dal podio. L’altoatesino è finalmente apparso sui livelli della scorsa stagione e ha condotto una buona prima manche. Anche nella seconda ha attaccato fin dall’inizio, ma un errore nel tratto conclusivo di gara, in cui è rimasto appigliato a una porta e ha rischiato di cadere, ha compromesso un piazzamento ancor migliore. Undicesimo, invece, Manfred Moelgg. Per quanto riguarda gli altri azzurri, Giovanni Borsotti è 14mo, Roberto Nani 24mo e Riccardo Tonetti 25mo.

 

andrea.voria@oasport.it





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Foto: Facebook Marcel Hirscher

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