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Sci Alpino

Sci alpino, le pagelle del Gigante di Kronplatz 2018: Federica Brignone da 9, Rebensburg impeccabile. Bentornata Marta Bassino!

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Il gigante di Kronplatz 2018 ha visto il ritorno alla vittoria della tedesca Viktoria Rebensburg, al terzo successo stagionale fra le porte larghe dopo i trionfi di Soelden e Killington. Al momento, Rebensburg sembra la favorita numero uno in vista dei Giochi Olimpici in gigante, anche perché oggi ha vinto dopo due settimane di assenza dalle gare a causa dell’influenza. Dietro di lei si piazzano un’eccellente Raghnild Mowinckel, al secondo podio della carriera, e una grande Federica Brignone, terza con la febbre. Per l’Italia, da registrare il ritorno di Marta Bassino che si piazza al quarto posto e centra il miglior risultato stagionale.

Di seguito, le pagelle del Gigante femminile di Kronplatz 2018.

Viktoria Rebensburg voto 10. Al momento è la miglior interprete della disciplina. Sembra volare sugli sci anche dopo due settimane di stop a causa dell’influenza e riesce a confezionare due manche di altissimo livello, rimontando sia su Mowinckel e Bassino che l’avevano preceduta di pochissimi centesimi. Esperienza e maturità fanno la differenza anche sul Plan de Corones: per lei le vittorie in carriera sono 16, di cui 14 in gigante. Le Olimpiadi la attendono come sicura protagonista delle porte larghe.

Raghnild Mowinckel voto 9,5. solo tre centesimi la separano dalla prima vittoria in carriera in Coppa del Mondo. La norvegese è in uno stato di forma strepitoso e dopo il terzo posto in Val D’Isere sembra aver decisamente cambiato marcia. Non è perfetta a vedersi, spesso è lontana dal palo nelle sue prove in gigante, ma la sua grande forza fisica e la capacità di far correre gli sci in ogni frangente le permettono di essere sempre a ridosso delle prime. In ottica Pyeongchang, in gigante, ci sarà anche lei.

Federica Brignone voto 9. Per la quarta volta sul podio in stagione, dopo le vittorie di Lienz e Bad Kleinkirchheim e il secondo posto in discesa nella località austriaca. Anche se stavolta il gradino occupato è il terzo, probabilmente il risultato ha una valenza ancora maggiore, visto che Federica era reduce da tre giorni di febbre iniziati a Cortina, dove non aveva disputato il superG domenicale. La condizione e il morale sono altissimi e lei, in gigante, è la punta di diamante di una squadra che in questa disciplina sale sul podio, Mondiali compresi, dal 7 gennaio 2017.

Marta Bassino voto 8. Bentornata Marta! I segnali si erano già visti nelle ultime gare veloci, in cui l’azzurra partendo con pettorali alti aveva fatto registrare i migliori risultati della carriera in discesa. La prova del nove era quella di oggi, nel suo gigante, e Marta non ha tradito le attese, confezionando una prima manche perfetta. Nella seconda c’è stato qualche errore di troppo, ma il quarto posto è sicuramente una grande iniezione di fiducia per lei che a Kronplatz era già stata terza un anno fa.

Irene Curtoni voto 7,5. Ottava in gigante, partendo con il pettorale numero 21. Forse non basterà per andare alle Olimpiadi fra le porte larghe, ma Irene ha mostrato grande determinazione e caparbietà centrando il miglior piazzamento stagionale fra le porte larghe.

Tessa Worley voto 6. Non basta una grande seconda manche per riscattare le incertezze della prima. Il ritardo di quasi 1″50 da Mowinckel dopo la prima run è incolmabile anche per lei, che in gigante non ha ancora trovato la vittoria nonostante il dominio delle ultime stagioni. Attenzione però: a PyeongChang l’istinto della due volte campionessa mondiale  potrà fare la differenza.

Mikaela Shiffrin voto 5. Ebbene sì, anche lei può prendere un’insufficienza. Seconda uscita consecutiva dopo quella in superG a Cortina: solo due piccoli incidenti di percorso per la dominatrice della Coppa del Mondo, che a Lenzhereide tornerà probabilmente a dominare le sue gare.

Manuela Moelgg voto 5. Era lecito aspettarsi di più dalla beniamina di casa, nata a Brunico e cresciuta proprio su queste piste. Manuela non è andata oltre il 15mo posto, peggior risultato stagionale, senza dare la sensazione di poter imprimere quel cambio di ritmo che l’aveva contraddistinta nelle prime tre gare, in cui salì tre volte sul terzo gradino del podio.

andrea.voria@oasport.it





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Foto: Trovati Pentaphoto

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