Sci di fondo
Sci di fondo, Francesco De Fabiani in ripresa. Per PyeongChang dovrà migliorare nelle lunghe distanze. E in staffetta…
Piaciuto sì ma non fino in fondo. Francesco De Fabiani ha fatto riassaporare ai tifosi italiani cosa significhi salire sul podio in una specialità distance durante il Tour de Ski concluso domenica ma quasi mai si è trovato realmente in lotta per le posizioni che contano della classifica generale e soprattutto è apparso ancora non in linea con i migliori nella tecnica classica, quella in cui in passato ha dimostrato di potersela giocare alla pari con tutti i più forti.
Da una parte la notizia è positiva perché se, fino a un mese fa, si è pensato a De Fabiani come possibile carta da medaglia nella 50 km a tecnica classica, ora, soprattutto dopo l’ottimo finale di Oberstdorf, lo si può inserire tra i possibili protagonisti dell’ultimo Skiathlon della storia che al momento sembra la gara tagliata su misura per l’azzurro, nella quale però troverà una concorrenza spietata, dal cannibale Klaebo, a Ustiugov, che spera di ritrovare la condizione persa progressivamente durante il Tour, a Sundby, a Cologna, fino ad arrivare a Manificat e, tanto per fare altri due nomi, ai norvegesi che lo hanno battuto sula neve tedesca, Iversen e Skar.
Finora, comunque, De Fabiani ha mostrato il meglio di sé nella prima frazione a tecnica classica dello Skiathlon di Lillehammer, nella 15 km a tecnica libera di Dobbiaco e nella 15 km a tecnica libera di Oberstdorf, dove ha ritrovato il podio quasi due anni dopo l’ultimo risultato fra i primi tre in coppa del Mondo, patendo sempre il giorno dopo, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Visto e considerato che le sue gare clou a PyeongChang saranno una 30 e una 50 km sarà molto importante il lavoro di rifinitura per rendere brillante la seconda fase, decisiva, delle due mass start.
La gara più corta che affronterà De Fabiani (esclusa l’eventuale sprint di riscaldamento a tecnica classica) sarà la frazione di staffetta. Al momento la sua frazione a tecnica classica e quella di Pellegrino a tecnica libera sono assegnate, restano da stabilire le altre due, con tre possibili pretendenti. C’è Rastelli, che è piaciuto nella corsa sull’uomo al Tour de Ski, che potrebbe prendersi la seconda frazione a tecnica libera, quella in cui bisogna stringere i denti, se al lancio ci sarà un De Fabiani che proverà anche a fare un po’ di selezione.
La terza frazione se la giocherebbero Salvadori e Noeckler. Entrambi hanno mostrato una condizione in crescita e una discreta capacità di tenuta. Al momento è piaciuto più il primo rispetto al secondo, che avrà un dispendio di energie enorme nella sprint a coppie e dunque parte con un piccolo vantaggio ma da qui a un mese qualcosa potrebbe anche cambiare e l’impressione è che gli azzurri abbiano lavorato tutti molto duramente per farsi trovare in grande condizione nell’appuntamento coreano a Cinque Cerchi.