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Sci di fondo: l’Italia chiude il Tour de Ski con qualche sprazzo e poche gioie. Francesco De Fabiani l’unico ad emergere

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Si è concluso il Tour de Ski 2018 e, per i nostri colori, solo due atleti (Elisa Brocard e Mirco Bertolina) sono giunti al traguardo finale del Cermis. Se per il reparto maschile il bottino si potrebbe definire appena sufficiente (grazie ai podi di Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani) per quanto riguarda le donne la situazione è davvero allarmante, con la sola Brocard in grado di rimanere stabilmente dentro le prime venti posizioni.

A Lenzerheide l’inizio era stato eccellente, con Federico Pellegrino secondo dietro a Sergey Ustiugov nella sprint, e con Maicol Rastelli ventottesimo globale. Eliminati nelle qualificazioni Mirco Bertolina per un soffio,  Francesco De Fabiani ed i deludentissimi Dietmar Noeckler, Giandomenico Salvadori che hanno concluso nelle ultime posizioni assolute. Nella 15km in tecnica classica in terra elvetica riscossa di De Fabiani, ottavo, con Rastelli ventunesimo, Salvadori ventiquattresimo e Pellegrino trentaduesimo. Nella successiva 15km ad inseguimento Pellegrino è risultato il migliore dei nostri con una diciassettesima posizione, di poco davanti a De Fabiani (ventesimo) con tutti gli altri oltre la trentesima. Ad Oberstdorf le intemperie cancellano la sprint nella quale Pellegrino voleva puntare alla vittoria, mentre nella 15km con partenza in massa uno strepitoso De Fabiani è terzo, con Noeckler chiude sedicesimo. In Val di Fiemme la 15 km con partenza in massa non concede grandi gioie ai nostri colori, mentre la scalata al Cermis vede il solo Bertolina al via, per un trentatreesimo posto finale. Due podi complessivi, ma un livello medio non certamente soddisfacente per gli italiani.

Passando alle donne, per le quali nutrivamo ben poche speranze, purtroppo non ci hanno smentito. In cima al Cermis è arrivata solamente Elisa Brocard, che ha concluso il suo Tour de Ski in diciassettesima posizione a 8:38 da Heidi Weng e si può affermare che l’atleta nata ad Aosta abbia fatto il suo. Per tutte le altre poche note liete da segnalare in una partecipazione senza guizzi e, nella maggior parte dei casi, conclusa in largo anticipo. A Lenzerheide, per esempio, si è partiti con Gaia Vuerich e Greta Laurent che si qualificano per la fase finale della prova sprint, anche se poi vengono eliminate nei quarti di finale. Elisa Brocard, Lucia Scardoni e Giulia Stuerz, invece, vengono escluse nella prima fase con tempi lontani dalle prime trenta. Nella 10km a tecnica classica le cose sono addirittura peggiorate, con Elisa Brocard migliore delle nostre in trentunesima posizione, mentre Scardoni e Stuerz hanno chiuso attorno alla cinquantesima piazza. La tre-giorni elvetica si è conclusa con la 10km ad inseguimento con Brocard che ha saputo issarsi in ventiduesima posizione, con Scardoni trentasettesima e Stuerz cinquantasettesima e quartultima. Ad Oberstdorf, nelle qualificazioni disputate prima della cancellazione per la tempesta di vento e grandine, Brocard era stata in grado di centrare una buone ventesima posizione, mentre Scardoni era fuori dalle trenta con Vuerich che aveva già concluso il loro Tour de Ski. La 10km a tecnica classica di Oberstdorf ha visto Brocard risalire fino ad una positiva quindicesima piazza, con Stuerz solamente quarantaduesima e Scardoni che finiva il suo Tour de Ski. In Val di Fiemme, infine, era rimasta la sola Brocard, quindicesima nella 10km a tecnica classica e diciassettesima finale dopo il Cermis. In poche parole un bottino veramente magro per la pattuglia italiana al femminile.





 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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