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Speed Skating
Speed skating, Europei 2018 – L’Italia alza la voce: Lollobrigida e Tumolero incoronati Zar, bottino di lusso verso le Olimpiadi
L’Italia può tornare con il sorriso da Kolomna dove nel weekend si sono disputati gli Europei di speed skating. Sul ghiaccio russo la nostra Nazionale è riuscita a mettersi in mostra e ha fatto capire di poter nutrire legittime ambizioni di podio alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018 che scatteranno tra un mese. Il tricolore ha sventolato soprattutto grazie a Nicola Tumolero e Francesca Lollobrigida che hanno fatto risuonare l’Inno di Mameli nella steppa tornando a casa con due pesantissime medaglie d’oro al collo. Sono loro le nostre stelle più luminose, paladini di una spedizione che ha colto dei risultati estremamente positivi anche se non mancano le controprestazioni.
Partiamo dalle note positive. Il bottino, oltre ai due titoli, parla anche di due medaglie d’argento conquistate da Andrea Giovannini e Francesca Bettrone. La mass start femminile ha messo in luce lo strapotere azzurro che però dovrà sublimarsi anche a febbraio in Corea del Sud: una mitologica doppietta nella nuova specialità olimpica era attesa ed è brillantemente arrivato. La Lollobrigida rimane la punta di diamante di questa Italia ed è riuscita a consacrarsi con pieno merito, bravissima Bettrone meno conosciuta al grande pubblico e soprattutto alle avversarie a darle un’importante mano e poi a conquistare un sigillo di lusso a livello personale: ora non potrà andare a PyeongChang a fari spenti, sarà una delle possibili outsider e ha tutte le carte in regola per far saltare il banco ancora una volta insieme alla compagna, oggettivamente dotata di quello spunto in più che può fare la differenza contro i grandi colossi internazionali.
Nicola Tumolero si è incoronato Zar con un 5000m letteralmente da urlo, una prestazione in spinta continua che gli ha permesso di demolire tutta la concorrenza: è vero che mancava la grande stella Sven Kramer ma l’azzurro ha dimostrato di poter valere i piani altissimi delle gerarchie mondiali, è in grande forma e ha la gamba giusta per poter fare la differenza. Siamo sicuri che alle Olimpiadi potrà togliersi delle soddisfazioni davvero molto importanti proprio come Andrea Giovannini: è andato in difficoltà sui 5000m ed è stato l’anello debole della nostra staffetta (è la nota dolente di questa spedizione) ma nel momento di maggior difficoltà, pur non sembrando al top della forma fisica, ha piazzato la zampata del campione ed è riuscito a mettersi al collo un argento che luccica nell’amata mass start appena dietro Jan Blokhuijsen.