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Tennis, WTA Auckland 2018: Sara Errani si arrende dopo tre ore a Barbora Strycova

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Sara Errani è stata eliminata al primo turno del torneo WTA di Auckland, primo appuntamento del 2018 del circuito mondiale. La tennista azzurra, entrata in tabellone grazie ad una wild card, si è arresa dopo 3 ore di battaglia a Barbora Strycova, numero 3 del seeding, con il punteggio di 6-4 6-7(3) 6-4. Una sconfitta che poteva essere più netta se non fosse stato per la solita tenacia della Errani, brava a resistere nel momento più complicato del match, ad un passo dalla sconfitta, e portare la contesa al terzo parziale, dove non è riuscita a sfruttare le sue occasioni arrendendosi alla sua avversaria, numero 23 del ranking mondiale. La prestazione, però, può comunque lasciare ottime sensazioni a Sarita, giunta ad Auckland per preparare al meglio le qualificazioni dell’Australian Open che scatteranno la prossima settimana.

Sin dall’inizio della partita è stata infatti la Strycova a dettare legge, imponendo il suo gioco da fondo con scambi lunghi ed intensi. Nonostante uno scambio di break è stata poi la ceca a piazzare l’allungo decisivo, prendendosi il primo parziale. Una scia positiva che è proseguita anche nel secondo set, fino al 5-3, quando Strycova ha potuto servire per il match. Qui è scattata la reazione di Errani, che non ha concesso match point ed anzi, ha recuperato il break e rimontato fino a portare l’avversaria al tie-break, dove l’inerzia ormai a suo favore le ha consentito di pareggiare i conti.

L’incontro si è fatto quindi intenso e combattuto nel set decisivo, con entrambe le giocatrici che faticavano a tenere la seconda di servizio in campo (Errani disastrosa con 0/5, Strycova con 5/16) che ha portato ad una serie di break e controbreak. L’ultima a portarsi avanti è stata proprio l’azzurra che però non ha avuto la forza di mantenere la rotta, subendo a sua volta l’accelerata decisiva della Strycova, che dal 4-3 sotto ha piazzato un filotto di tre game consecutivi (con due break) chiudendo l’incontro allo scoccare delle tre ore di gioco. Un match che lascia un po’ di amaro in bocca alla Errani – che ha chiuso con un inusuale 89% di prime in campo – per via del vantaggio sprecato nel parziale decisivo, ma che può dare alla bolognese la consapevolezza di poter tornare a giocarsela con le migliori.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: profilo Twitter FIT

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