Arco
Tiro con l’arco, l’Italia Campione del Mondo cerca volti nuovi da affiancare a Nespoli, Galiazzo e Pasqualucci
Il tiro con l’arco azzurro è tornato ai vertici mondiali, il 2017 è stato un anno grandioso per l’Italia. L’impresa più bella della scorsa stagione è stata sicuramente quella realizzata da Mauro Nespoli, David Pasqualucci e Marco Galiazzo che sono riusciti a conquistare una memorabile medaglia d’oro nella gara a squadre dei Mondiali di Città del Messico. Un risultato storico per l’Italia che è tornata così sul tetto del mondo dopo una lunga assenza durata 18 anni.
Il movimento azzurro non deve però accontentarsi di quanto fatto, ma al contrario dovrà sfruttare l’ottimo momento per crescere ulteriormente in chiave futura. Infatti bisogna considerare che a Tokyo 2020, Galiazzo e Nespoli avranno rispettivamente 37 e 33 anni e bisogna quindi iniziare a pensare ad un ricambio generazionale. Andiamo quindi a scoprire quali sono i giovani italiani più interessati che andranno seguiti in questo 2018.
Partiamo da Federico Musolesi, ragazzo di 19 anni che sembra pronto al salto di qualità. Nel 2017 infatti ha centrato uno splendido argento agli Europei Tiro Di Campagna di Mokrice, oltre che l’oro a squadre. Sono poi arrivati ottimi piazzamenti nella European Youth Cup, che hanno confermato tutto il suo talento. Risultati già importanti, che potrebbero essere un ottimo trampolino di lancio per il passaggio tra i senior.
Altro grande prospetto è il diciasettenne Simone Guerra, che ha conquistato nel 2016 l’argento agli Europei giovanili di Bucarest. Nel 2017 è ulteriormente migliorato, riuscendo a trovare un’ottima continuità nei tiri, che gli ha permesso anche di conquistare diversi successi nelle gare a squadre. Guerra è stato il migliore italiano ai Mondiali giovanili di Rosario, dove si è fermato ai sedicesimi di finale. Parliamo quindi di un atleta in costante ascesa, con un potenziale enorme.
L’Italia può vantare grandi talenti anche tra i giovanissimi, infatti, ai Mondiali di Rosario, Federico Fabrizzi, Niccolò Lovo e Antonio Vozza hanno sfiorato la medaglia nella gara a squadre dei cadetti, dovendosi accontentare del quarto posto. Fabrizzi è stato grande protagonista in Argentina visto che a soli 15 anni ha chiuso al terzo posto il torneo di qualificazione per le Olimpiadi giovanili di Buenos Aires 2018, dimostrando di avere già le qualità per reggere la pressione in un grande evento. Vozza, anche lui quindicenne, ha realizzato invece un’ottima prestazione nella gara individuale dei Mondiali, chiudendo al nono posto. Infine Lovo, che ha invece 16 anni, oltre alla buona prestazione nella rassegna iridata, ha fatto un’ottima stagione, sfiorando il podio nella European Youth Cup di Porec.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Fitarco