Sci di fondo
Tour de Ski 2018: uno strepitoso Dario Cologna trionfa in cima al Cermis e conquista il suo quarto Tour de Ski, alle sue spalle Sundby e Harvey
Dario Cologna è il re del Tour de Ski 2018. Lo svizzero trionfa in cima alla terribile salita del Cermis (28.52.1 per coprire i 9km) e suggella nove giorni ad altissimo livello (conquistando il quarto Tour de Ski della sua eccezionale carriera), nei quali ha dimostrato di avere una condizione strepitosa e di averla saputa sfruttare in ogni occasione, gestendo le varie situazioni con enorme intelligenza tattica.
Alle sue spalle si classificano l’ottimo norvegese Martin Johnsrud Sundby (a 1:26), che brucia in volata il canadese Alex Harvey, mentre quarto è il kazako Alexey Poltoranin a 1:41 e quinto un solidissimo norvegese Hans Christer Holund a 2:17. Completano le prime dieci posizioni il russo Alexander Bolshunov, sesto ad oltre tre minuti, quindi settimo il francese Jean Marc Gaillard a 3:16, ottavo lo svedese Daniel Rickardsson a 3:20, mentre nono e decimo sono gli altri due russi Alexey Chervotnik e Andrey Larkov a circa 3:30. Per l’Italia, dopo le defezioni di Francesco De Fabiani, Giandomenico Salvadori e Dietmar Noeckler, rimane solamente Mirco Bertolina che chiude ad oltre 10 minuti di distacco da Cologna in trentatreesima posizione.
LA GARA:
Dario Cologna partiva con un notevole vantaggio, 1:15 su Alexey Poltoranin, 1:22 su Sergey Ustiugov (che sceglie di non partire), 1:23 su Alex Harvey, 1:40 su Alexander Bolshunov e 1:42 su Martin Johnsrud Sundby. La prima parte del percorso è praticamente pianeggiante in attesa dell’erta finale e viene gestita dai protagonisti senza andare fuori giri. Agli 1,8km Cologna mantiene un vantaggio di 1:20 su Poltoranin, quasi raggiunto da Harvey, mentre quarto è Sundby a 1:44 assieme a Bolshunov. Sesta posizione per Holund a 2:13, mentre è settimo il secondo russo Chervotnik con 2:44 di distacco, che precede di poco Rickardsson e Gaillard e Larkov. Al passaggio dei 4km il leader procede di buon passo con il tempo di 7:24.1, gestendo il suo margine, stabile, di 1:19 sulla coppia Poltoranin-Harvey. Alle loro spalle Sundby e Bolshunov forzano maggiormente il ritmo ritrovandosi a circa 20 secondi da chi li precede, mentre Holund è fisso sui 2:15 in sesta posizione, da solo e distante da tutti.
Gli atleti procedono con un discreto ritmo in attesa dell’inizio della salita finale. Ai 6,2km, in concomitanza con le prime durissime rampe dell’ascesa verso il Cermis, Cologna passa in 12:39.9 con un vantaggio stabile di 1:17 su Harvey e Poltoranin, inseguiti da Sundby e Bolshunov che accusano ancora una ventina di secondi di ritardo. Holund, sesto, è a 2:22 e appare ormai tagliato fuori dalle posizioni che contano. La salita è subito severa, con tratti ben oltre il 20% di pendenza, ma Cologna sembra non accorgersene, procedendo con un ritmo controllato e senza forzare troppo. Gli inseguitori rimangono ad ormai 1:30, con Sundby e Bolshunov che ormai hanno raggiunto Harvey e Poltoranin per un pacchetto di quattro atleti.
All’attacco dell’ultimo chilometro (muro al 28%) la marcia del leader non ha il minimo intoppo e fa fermare le lancette sul 20:53.3, con un gap ormai immenso di 1:40 sul quartetto al suo inseguimento. Harvey prova a forzare il rimo, mentre Poltoranin, che non ha certo il fisico adatto per risultare leggero in salita, chiude il gruppetto mettendo in mostra un minimo di fatica. Dato che i giochi davanti sono ampiamente decisi, tutto rimane in bilico per il podio. Di questa lotta non fa più parte Bolshunov che agli 8,5km cede di schianto (sui muri al 30%) e lascia i tre ex compagni a contendersi i posti alle spalle di Cologna, che chiude in scioltezza. Il rush finale vede una spettacolare volata tra Sundby e Harvey che staccano Poltoranin sulle ultime rampe, e il norvegese non lascia scampo al rivale canadese, centrando la piazza d’onore.
CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTE LE NOTIZIE SULLO SCI DI FONDO
alessandro.passanti@oasport.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: Dario Cologna