Ciclismo

Tour Down Under 2018: il grande ciclismo riparte dall’Australia. Viviani sfida Sagan, Porte e Dennis favoriti per la generale

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Domani, con la prima tappa del Tour Down Under 2018, ripartirà il calendario World Tour della nuova stagione ciclistica. Sei giornate di gara, favorite dal clima caldo dell’Emisfero Australe, che ci proiettano in un 2018 che si annuncia ricco di temi interessanti, a partire dalle Classiche di primavera, cui manca poco. Proviamo a vedere cosa ci attende nella prossima settimana, analizzando il percorso e la startlist del Tour Down Under.

PERCORSO – La tappa decisiva, senza ombra di dubbio, sarà la quinta, salvo eventi eccezionali. L’ormai classica salita di Willunga Hill si presta perfettamente per rendere il proostico aperto a diverse tipologie di corridori, specialmente in questa fase della stagione e da diversi anni è il simbolo di questa corsa con i suoi 4 chilometri ad una pendenza media di poco inferiore al 7%. L’ascesa sarà affrontata due volte, una a 23 chilometri dal traguardo e un’altra in corrispondenza dell’arrivo. Anche la quarta tappa, sulla carta, può essere interessante, con la salita di Northon Summit Road (che di fatto termina a 6 chilometri dall’arrivo) che potrebbe fungere da trampolino di lancio ideale per qualche coraggioso, con pendenze sul 7-8% proprio in prossimità della vetta. Le altre 4 frazioni, invece, dovrebbero essere il terreno di caccia ideale per i tanti velocisti presenti. Nell’ultima giornata, addirittura, classico circuito per le strade di Adelaide.

FAVORITI – Partiamo dall’australiano Richie Porte (Bmc), vincitore lo scorso anno. Dopo la delusione del 2017, ritirato dal Tour de France a causa di una caduta quando stava attraversando la miglior stagione della carriera, avrà sicuramente voglia di rifarsi e di partire forte, con le ulteriori motivazioni del pubblico di casa, di vincere l’edizione numero 20 e di diventare il primo a vincere questa corsa per due volte consecutive. Per rimanere in tema di Australia e di corridori che hanno già vinto (i padroni di casa non falliscono l’obiettivo dal 2013, quando si impose l’olandese Slagter), fari puntati su Rohan Dennis, che pur da compagno di squadra di Porte potrebbe giocarsi le sue carte forte della marcatura prevista sul compagno e connazionale. Altri nomi interessanti quello di Rui Costa (UAE-Emirates) e degli italiani Diego Ulissi (UAE Emirates) e Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida). Il toscano ha sempre fatto bene da queste parti (nel 2014 ha chiuso terzo nella generale e spesso si è fatto vedere davanti) e il percorso, sulla carta, sembra perfetto per lui, inoltre può sfruttare un compagno come Rui Costa, che potrebbe agevolarlo nei momenti topici. Pozzivivo, dal canto suo, è alla prima esperienza con la nuova squadra e potrebbe dividere il ruolo di capitano con Ion Izagirre. Anche lui, spesso è riuscito a fare bene in Australia, probabilmente complice un fisico che riesce a trovare sin dalle prime fasi della stagione un buono stato di forma.

VELOCISTI – Peter Sagan, come ogni corsa cui partecipa, sarà l’uomo più atteso. Il tre volte Campione del Mondo in carica della Bora-Hansgrohe troverà terreno su cui esprimersi e vincere, conquistando il pubblico. In casa Italia, importante esordio per Elia Viviani in maglia QuickStep-Floors: l’Oro dell’Omnium di Rio 2016 ha già iniziato a laborare con i nuovi compagni di squadra per costruire un treno affidabile e proprio al Down Under cercherà di limare ulteriori dettagli. Non mancheranno altri nomi di spicco come André Greipel (Lotto Soudal) e Caleb Ewan (Mitchelton-Scott), sempre molto pericoloso in Australia (e non solo).





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Foto:  ©BORA-hansgrohe / Stiehl Photography

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