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Volley, Coppa Italia 2018: i migliori italiani. Zaytsev e Colaci guidano Perugia, Juantorena non basta, che peccato Argenta

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Nel weekend si è disputata la Final Four della Coppa Italia 2018 di volley maschile. Perugia ha vinto sconfiggendo Civitanova in Finale, Modena e Trento si sono dovute arrendere al turno precedente. Di seguito gli italiani che si sono messi maggiormente in luce al PalaFlorio di Bari.

 

IVAN ZAYTSEV. Con la casacca di Perugia è entrato in una nuova dimensione, è un pilastro fondamentale anche se meno appariscente, è una garanzia in ricezione e un martello pneumatico al servizio. Garantisce solidità e trasmette sicurezza a tutti i suoi compagni, la carica non manca e insieme ad Atanasievic e Colaci è il protagonista indiscusso della vittoria finale.

MASSIMO COLACI. La sua presenza non è roboante, non è appariscente di natura ma il campo parla per lui. Il libero di Perugia è onnipresente in entrambe le partite, ha tirato su un’infinità di palloni e ha garantito ai propri compagni tante possibilità di contrattacco che sono poi risultate decisive per la vittoria della Coppa. Ha spostato gli equilibri di Perugia da quando è arrivato.

SIMONE ANZANI. Tra muri e attacchi (addirittura 90% in fase offensiva durante la finale) il centrale è una sicurezza nello scacchiere di Perugia, una valida alternativa a De Cecco che si affida moltissimo alla sua rapidità nei momenti più critici. Riesce a fermare Juantorena, Sokolov e Sander con continuità insieme al compagno Marko Podrascanin e può festeggiare un trofeo da assoluto protagonista.

OSMANY JUANTORENA. Insieme a Sokolov ha provato a tenere alto l’onore di Civitanova, in finale si è fatto sentire con i suoi 18 punti (58% in attacco) ma è comunque mancata la vera furia della Pantera contro un avversario che si è dimostrato più forte.

ANDREA ARGENTA. Stava trascinando Modena con una prestazione ai limiti dell’inverosimibile nel primo set e mezzo: era davvero ovunque, attaccava addirittura con il 100%, Civitanova soccombeva e i Canarini volavano avanti 1-0 e 16-14. Poi il crac: cade male da un muro, la sua caviglia destra lo abbandona e la semifinale cambia. Vero fenomeno nelle ultime due settimane, speriamo ritorni presto in campo perché c’è bisogno del giovane opposto.





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