Pallavolo
Volley, Coppa Italia 2018 – Modena vuole torna a festeggiare! Canarini all’arrembaggio, Sabbi e Ngapeth a rischio
Nel fine settimana del 27-28 gennaio riflettori puntati sul PalaFlorio di Bari dove si disputerà la Final Four della Coppa Italia 2018 di volley maschile. Quattro squadre si presenteranno nell’impianto pugliese per andare a caccia del trofeo. Si preannunciano grandi sfide tra Civitanova, Perugia, Modena e Trento: le quattro big del nostro campionato si incroceranno tra loro per inseguire il secondo titolo della stagione. Conosciamo meglio le quattro formazioni protagoniste, ora è il turno di Modena.
Modena è la squadra che ha vinto il maggior numero di Coppe Italia nella sua storia: addirittura 12 titoli in bacheca, gli ultimi ottenuti nel 2015 e nel 2016. La memorabile doppietta di qualche stagione fa portò ai Canarini i primi trionfi dell’era Pedrini dopo quasi venti anni di totale digiuno e ora spetterà a Rado Stoytchev riporterà l’Azimut sul gradino più alto del podio. Gli emiliani sono reduci dal roboante successo in casa di Civitanova in campionato e in semifinale si troveranno di fronte ancora la Lube, questa volta decisamente più agguerrita e motivata a difendere il trofeo vinto lo scorso anno. Terzi in campionato, i Canarini hanno vinto i big match in trasferta contro i cucinieri e anche contro Perugia, perdendo però contro Trento.
Modena però potrebbe dovere fare conto con alcune assenze tra cui spicca quella di Giulio Sabbi che per problemi alla spalla non sta giocando praticamente da un mese. Stoytchev è però stato bravissimo a dare fiducia ad Andrea Argenta, giovane opposto esploso magnificamente nelle ultime due uscite contro Verona e proprio contro Civitanova. Ora dovrà esaltarsi in un match da dentro fuori, servito da Bruninho che con grande esperienza proverà a innescare Earvin Ngapeth, ma il fenomeno transalpino è in grande dubbio anch’egli per fenomeni fisici, e Tine Urnaut che sembra aver ritrovato grande fiducia in sé. Fondamentale nche l’apporto dei centrali Max Holt e Daniele Mazzone oltre che del libero Salvatore Rossini.
(foto Roberto Muliere)
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