Editoriali

Arianna Fontana e Federico Pellegrino, capitani coraggiosi. Campioni veri nel momento che conta

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La giornata odierna avrebbe rappresentato, nel bene o nel male, uno spartiacque per l’Italia alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. Dopo i primi tre giorni con più ombre che luci, oggi calavamo gli assi, le pietre miliari della spedizione. Da veri capitani coraggiosi, Arianna Fontana e Federico Pellegrino non hanno tradito le attese, confermandosi patrimoni di inestimabile valore per lo sport italiano.

Arianna Fontana va a medaglia da ormai quattro Olimpiadi consecutive. Non ne ha mai sbagliata una. Dopo un argento e quattro bronzi, mancava l’oro che avrebbe regalato un senso diverso alla carriera. E’ arrivato. Con sette Europei, un titolo mondiale ed uno olimpico, la valtellinese va inserita di diritto tra le più grandi sportive italiane di tutti i tempi. Una formidabile fuoriclasse sbocciata giovanissima, a 15 anni, che ha poi raggiunto l’apice con la maturità. Il prossimo obiettivo sarà diventare la pattinatrice con più medaglie olimpiche nella storia dello short track: attualmente ha eguagliato la cinese Meng Wang a quota sei ed avrà altre tre chance per tentare il sorpasso, a cominciare dalla staffetta. Numeri da leggenda per una campionessa che ora potrebbe anche decidere di chiudere in bellezza, nonostante un’età (27 anni) ancora relativamente giovane.

Un altro fenomeno che non fallisce mai il grande appuntamento è Federico Pellegrino. A differenza dei Mondiali di Lahti 2017, dove conquistò la medaglia d’oro, la sprint olimpica non si è disputata nell’amata tecnica libera, bensì nel passo alternato molto più congeniale agli scandinavi. Il 27enne valdostano ha lavorato con cura e precisione maniacali per crescere anche in tecnica classica e negli anni hanno compiuto gradualmente dei passi avanti evidenti. Fino all’argento odierno, dove l’azzurro ha sfruttato una pista durissima che ne ha esaltato le doti da stambecco in salita.
Con una Coppa del Mondo sprint in bacheca, oltre a dieci successi nel circuito maggiore ed un Mondiale, a Pellegrino manca solo l’oro olimpico per potersi fregiare, come Arianna Fontana, di aver vinto davvero tutto. Ci potrà riprovare la prossima settimana nella team-sprint, questa volta a tecnica libera. Se il fido compagno Dietmar Noeckler lo assisterà a dovere, allora questa volta la sfida con Johannes Hoesflot Klaebo potrebbe rivelarsi più equilibrata. E, magari, concludersi con un esisto differente…

Con un oro, un argento e un bronzo, l’Italia è entrata così nella top10 del medagliere. Non sarà affatto semplice restarci (serviranno 4 o, più probabilmente, addirittura 5 ori), eppure i capitani coraggiosi hanno tracciato la strada. Due atleti che hanno risposto presente nel momento più importante, come solo i veri campioni sanno fare.

federico.militello@oasport.it

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