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Atletica, Mondiali Indoor 2018 – L’analisi di tutte le gare femminili: favoriti, outsider, sfide. A Birmingham è lotta per le medaglie!

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I Mondiali Indoor 2018 di atletica leggera si disputeranno a Birmingham (Gran Bretagna) dal 1° al 4 marzo. Spettacolo garantito per uno degli eventi sportivi più attesi dell’intera stagione a cui parteciperanno tantissimi big, pronti a sfidarsi per la conquista delle ambite medaglie. Analizziamo tutte le gare femminili: favoriti, outsider, sfide, duelli. La presentazione di tutte le prove con tutto quello che c’è da sapere. 

 

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60 METRI:

Può succedere di tutto, la lista delle pretendenti al titolo è molto ampia. Qualche mese fa tutto sembrava apparecchiato per Dafne Schippers ma la vittoria dell’olandese (7.09 di stagionale) non è sicura. A guidare le liste è la statunitense Javianne Oliver (7.02) che precede la svizzera Mujinga Kambundji (7.03) e la tedesca Tatjana Pinto (7.06), in lizza anche le ivoriane Murielle Ahouré e Marie-Josée Ta Lou (7.07).

 

400 METRI:

Soltanto la migliore Lea Sprunger potrebbe mettere in difficoltà le statunitensi Courtney Okolo, Shakima Wimbley e Phillys Francis ma attenzione alla padrona di casa Eilidh Doyle che potrebbe piazzare il colpaccio.

800 METRI:

Parterre abbastanza ridotto per una gara che non dovrebbe regalare grandi emozioni. Tre ragazze sono scese sotto i 2 minuti in questa stagione realizzando anche i propri personali: l’etiope Habitam Alemu (1:59.9), la giamaicana Natoya Goule (1:59.86) e la statunitense Raevyn Rogers (1:59.99).

 

1500 METRI e 3000 METRI:

Genzebe Dibaba va a caccia di un’eccezionale doppietta. La donna dei record parte con tutti i favori del pronostico in entrambe le gare: sui 1500m si è spinta fino a 3:57.45 (secondo tempo della storia, due secondi sopra il suo record del mondo) mentre sulla doppia distanza si è fermata a 8:31.23. Distaccatissima alle sue spalle la tedesca Konstanze Klosterhalfen che potrebbe ottenere delle medaglie importanti.

60 METRI OSTACOLI:

A darsi battaglia è il solito terzetto statunitense: Sharika Nelvis, Kendra Harrison e Christina Manning sono una spanna sopra a tutte le altre ma attenzione a non sottovalutare Cindy Roleder.

 

SALTO IN ALTO:

Non sembra esserci storia. Maria Lasitskene farà gara a sé e proverà anche a migliorare il vertiginoso 2.04 saltato in stagione. Si dovrebbe lottare soltanto per la medaglia d’argento: a contendersela Cunningham, Levchenko, Demireva, Spencer cioè ragazze mai andate oltre 1.97 in questa stagione. Riuscirà a inserirsi anche Alessia Trost, ferma a 1.91 negli ultimi mesi?

SALTO CON L’ASTA:

Riuscirà Ekaterini Stefanidi a confermarsi la più forte dopo aver vinto tutto nell’ultimo biennio? La greca in stagione si è fermata a 4.83 e non sarà facile fronteggiare le scatenate statunitensi Katie Nageotte (4.91) e Sandi Morris (4.90). In lizza per qualcosa di importante anche Sidorova e Suhr, senza dimenticarsi di Silva che non ha ancora saltato in stagione.

 

SALTO IN LUNGO:

Si preannuncia un duello spettacolare tra Ivana Spanovic e Brittney Reese che hanno già emozionato nello scorso anno. Le due non sono ancora riuscite ad andare oltre i sette metri in stagione, dunque attenzione anche alla svedese Khaddi Sagnia (6.85) e alla tedesca Malaika Mihambo (6.72).

SALTO TRIPLO:

Yulimar Rojas non ha mai saltato in stagione ma forte del suo 14.79 è pronto per piazzare la zampata. La statunitense Keturah Orji guida la starting list (14.53) subito davanti alla giamaicana Shanieka Ricketts (14.49) e alla russa Viktorya Prokopenko.

 

GETTO DEL PESO.
La favorita della vigilia è l’ungherese Anita Marton ma la rivelazione giamaicana Danniel Thomas-Dodd si è spinta fino a 19.05: attenzione a un possibile ribaltone. E poi c’è Lijiao Gong che si è coperta in stagione ma non vuole deludere.

PENTATHLON:

Erica Bougard parte davanti a tutte, attenzione alla solita Antoinette Nana Djmou e alla novità Ivona Dadic.

4X400 METRI:

USA, Giamaica, Gran Bretagna e Polonia possono avere le carte in regola per vincere, attenzione alla Rep. Ceca e alla possibile sorpresa Italia.

 

 





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