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Basket femminile, Qualificazioni Europei 2019: l’Italia sfida la Svezia. Partita già decisiva per il destino delle azzurre
Seconda finestra delle Qualificazioni agli Europei del 2019. L’Italia comincia il doppio impegno di febbraio a Boras, dove domani se la vedrà con la Svezia. Una sfida già decisiva per le sorti delle azzurre, che non possono permettersi più errori e passi falsi. Non è un dentro o fuori ma poco ci manca: la Nazionale di Marco Crespi ha chiuso le due partite di novembre con una vittoria ed una sconfitta ed ora insegue proprio la Svezia, prima nel girone a punteggio pieno. Una situazione che rende, come detto, già fondamentale lo scontro con le scandinave. Solo le prime classificate degli otto gironi, infatti, avranno la certezza di qualificarsi agli Europei ai quali accederanno anche le sei migliori seconde.
Di conseguenza una sconfitta complicherebbe notevolmente il cammino dell’Italia verso la rassegna continentale. Sarebbe una beffa, considerando che la scorsa estate le azzurre andarono vicine prima alla semifinale e poi all’accesso al Mondiale, sfumato nelle circostanze che tutti ricordano. Il CT Crespi è stato chiaro: “Ripartiamo“. Il viaggio riprende dalla sconfitta contro la Croazia, che al netto della delusione per il risultato, qualche segnale positivo lo ha fatto vedere. L’impronta del coach è chiara: cercare di alzare il ritmo, accelerare appena possibile ed entrare presto nei giochi. Un gioco di flusso, insomma, adatto non solo per esaltare le caratteristiche delle giocatrici, dal talento di Zandalasini all’estro di Sottana, alla velocità e generosità di Dotto e Cinili, ma anche per coprire le lacune di questo gruppo.
All’Italia manca un centro potente che sappia saper far valere il proprio fisico al centro del pitturato. Una mancanza che le azzurre hanno pagato a caro prezzo contro la Croazia; un problema che contro la Svezia tornerà di moda. Già, perché anche le scandinave hanno giocatrici che possono far male dall’arco ma che soprattutto possono portare punti e rimbalzi al centro dell’area (42.5 rimbalzi di media nelle prime due partite, 16 offensivi). Una situazione che per l’Italia si fa ancora più complicata considerando che mancherà Alessandra Formica e che tutto sarà quindi nelle mani delle giovani Olbis André, che ha mostrato ottime cose nelle prime due partite ma anche evidenti e comprensibili limiti dovuti all’età, ed Elisa Ercoli, che però in azzurro ha sole tre presenze, peraltro in amichevole. Ma non potranno esserci scuse, perché l’Italia ha bisogno di una vittoria. “Sfidare sé stessi e andare oltre i propri limiti“: Crespi ha dettato la via.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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Credit: Ciamillo