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Biathlon, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: nuova opportunità per Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi nell’individuale, torna Alexia Runggaldier

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Dopo un giorno di pausa, già a partire da domani il biathlon tornerà tra i grandi protagonisti alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018 con la 15 chilometri individuale femminile, competizione che nelle ultime stagioni ha regalato parecchie soddisfazioni alla nazionale italiana e in particolare a Dorothea Wierer. Come di consueto, saranno quattro le azzurre al via: andiamo a vedere le loro ambizioni in una gara in cui la precisione al tiro è fondamentale, considerando che ogni bersaglio mancato porta ad un minuto di penalità.

WIERER Dorothea: dopo l’inseguimento, la sua carta migliore probabilmente. Tre dei suoi quattro successi in Coppa del Mondo sono arrivati in questo format, l’ultimo nel mese di gennaio a Ruhpolding. Quali sono le ambizioni della Wierer che abbiamo visto nell’ultimo periodo? Senza dubbio, il podio, pur senza partire da superfavorita. Poi, sulla gara secca, non si può mai sapere. Basta un errore di troppo, magari deviato dal vento (che a PyeongChang sta recitato un ruolo importante) o sbordato per gettare all’aria la possibilità di salire sul podio olimpico. Pur con alcuni problemi derivanti dal freddo, che ha dichiarato aver sofferto in maniera molto acuta, Dorothea sta andando forte e con una gara precisa al poligono, con qualche errore da parte delle atlete che sono più veloci di lei sugli sci, può puntare al bersaglio grosso.

VITTOZZI Lisa: ha già sfiorato la medaglia nella sprint, arrivando all’ultimo poligono in posizione da podio. Anche lei, sulla carta, potrebbe essere molto adatta a questa gara, anche se spesso e volentieri l’ha portata a commettere qualche errore di troppo. Lei ha dalla sua ottime capacità al poligono, ma probabilmente fatica a digerire i giri lunghi cui questo format costringe le atlete. Nelle due prove di questa stagione ha sbagliato un bersaglio per ogni poligono a terra, per un totale di 2 errori per gare e 4 in tutto. Domani non se li può permettere se vuole entrare nella lotta per il podio, che sarebbe il primo della carriera in una 15 chilometri in gare di Coppa del Mondo, Mondiali o Olimpiadi.

RUNGGALDIER Alexia: è la sua gara. Lo scorso anno è salita sul podio sia ad Anterselva in Coppa del Mondo che ad Hochfilzen ai Mondiali. Tra sprint e inseguimento è rimasta a riposo, proprio per preparare al meglio la 15 chilometri e la staffetta femminile, in cui ha ambizioni più importanti. Quest’anno, per alcuni problemi fisici, ha gareggiato pochissimo ma nell’ultimo periodo la sua condizione è sembrata in netta ripresa, e il periodo di allenamento prima delle gare in Corea del Sud non può che averle fatto un gran bene. Non possiamo considerarla una mina vagante, bensì un’atleta solida pronta ad inserirsi in caso di difficoltà delle altre. Nel tiro ha la sua arma migliore.

GONTIER Nicole: non è la sua gara. Il format, di fatto, la esclude dalla lotta. Difficile immaginarla precisa sui quattro poligoni per quanto visto in carriera, dove invece ha messo in luce altre doti. Probabilmente è stata preferita a Federica Sanfilippo per preservare quest’ultima dopo il colpo di freddo patito nella sprint in vista della staffetta.





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Foto: FISI – Serge Schwan

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