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Biathlon, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: risposte positive dagli uomini verso le staffette, Dominik Windisch e Lukas Hofer per sognare nella mista

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Con sprint e inseguimento ormai in archivio, il primo segmento del biathlon alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018 è terminato. Prima di procedere con le prossime gare (inseguimento e mass start prima delle staffette) proviamo a tracciare un piccolo bilancio di quanto fatto vedere dalla squadra maschile, specialmente nell’ottima delle due staffette.

Nella maschile, i quattro azzurri non partiranno con i favori del pronostico per salire sul podio ma possono comunque rendersi protagonisti di una buona prestazione, anche per i risultati ottenuti da Thomas Bormolini e Giuseppe Montello in queste prime gare dei Giochi. Se Dominik Windisch e Lukas Hofer, cui arriveremo successivamente, rappresentavano di fatto delle garanzie, ha fatto molto piacere ritrovare un Montello ad alti livelli, piuttosto veloce nella sprint e poi tra i migliori 40 nell’inseguimento. Certo, nulla di trascendentale ma da questa base può costruire una frazione solida in staffetta, che sarebbe essenziale per avvicinare le prime 5 posizioni, che può essere un obiettivo realistico per l’Italia, anche se non scontato. Bormolini, invece, sembra patire leggermente di più rispetto al compagno, ma viene da una stagione dispendiosa in cui comunque spesso e volentieri si è distinto in Coppa del Mondo. In ogni caso, evitando errori anche lui può svolgere egregiamente il suo compito in staffetta.

Si sono confermati ad alti livelli sia Lukas Hofer che, ovviamente, Dominik Windisch. A prescindere dai risultati, hanno dimostrato ancora una volta di poter essere outsider con credenziali importanti per il podio, pur avendo dei limiti al poligono che spesso li hanno fermati o li fermano ancora. Come loro, però, tanti: chiedere o pretendere risultati sul podio è impossibile, così come che restino sempre nella top 5 o nella to 10, proprio a causa dell’altissimo livello generale del campo partenti. In staffetta, dove un errore al tiro conta meno grazie alle ricariche, potrebbero addirittura esaltarsi e trascinare la squadra.

Ancora più importante, però, sarà la prestazione nella staffetta mista. In questa prova, con due superstar del calibro di Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi nelle prime due frazioni al femminile, non necessariamente in quest’ordine, prima di Windisch e Hofer, l’Italia partirò con ambizioni di podio concrete, quantomeno tra le prime cinque favorite. Per ora tutti gli azzurri stanno dando risposte positive (e non a caso è arrivata una medaglia con Windisch) ed evitando gli errori questo quartetto è senza dubbio candidato a confermare o migliore il bronzo ottenuto quattro anni fa a Sochi.





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Foto: FISI-Pentaphoto

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