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Biathlon, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: Italia d’assalto nella sprint femminile. Kuzmina favorita, regna l’equilibrio

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Nelle cinque sprint che si sono disputate in stagione hanno vinto quattro atlete diverse, mentre sul podio sono salite addirittura in undici. L’unica ad imporsi due volte è stata la slovacca Anastasiya Kuzmina, mentre tra le vincenti non figurano, per esempio, i nomi di Kaisa Makarainen e Laura Dahlmeier. Potrebbero bastare solo questi semplici dati per capire il livello di incertezza che vige in vista della prova sprint femminile di biathlon valida per le Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018.

La competizione si disputerà domani all’Alpensia Biathlon Centre a partire dalle 12.15, ora italiana. Il format è quello classico di Coppa del Mondo: 7,5 chilometri da coprire in tre giri, con due sessioni di tiro, una in piedi ed una a terra. Ad ogni errore corrisponde un giro di penalità. Chi sono, dunque, le grandi favorite? Difficile dare una risposta univoca, perché come accennato in precedenza sono tante le atlete che in stagione sono salite sul podio e hanno vinto. Tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio Anastasiya Kuzmina, con due successi di fila, è sembrata avere qualcosa in più, ma con il passare delle gare e l’avvicinarsi dei Giochi la slovacca sembra aver perso brillantezza, rimettendo tutto in discussione, in particolare con diversi errori commessi al tiro. Dalla sua, la forza di aver già vinto: sia a Vancouver 2010 che a Sochi 2014, infatti, aveva vinto la medaglia d’oro, pur senza partire con i favori del pronostico.

Oltre lei, fari puntati sulla tedesca Laura Dahlmeier. Dopo un inizio di stagione non facile a causa di un malanno che l’ha tenuta ai box a dicembre, dal rientro in Coppa del Mondo è via via cresciuta e la condizione dovrebbe toccare il picco proprio in vista dei Giochi Olimpici. Sulla carta, potrebbe essere sia tra le più forti sugli sci che la più precisa al poligono, come ampiamente dimostrato nelle scorse stagioni, specialmente nelle fasi più importanti nella lotta per le medaglie o per la Coppa del Mondo. Ancora alla ricerca della prima medaglia olimpica che sarebbe un autentico premio ad una carriera straordinaria, la finlandese Kaisa Makarainen non parte battuta. Nella parte di sci di fondo è tra le più competitive, anche se talvolta commette qualche errore di troppo al tiro. Saranno della corsa anche atlete come Darya Domracheva, dominatrice a Sochi 2014, e Tiril Eckhoff, vincitrice dell’ultima sprint stagionale ad Anterselva dove ha fatto capire di essere tornata ai livelli cui era attesa da inizio anno. Pericolose le tedesche Denise Herrmann (con lo zero è difficile da battere) e Franziska Hildebrand, in uno dei periodi migliori della carriera dal punto di vista delle prestazioni, senza dimenticare la francese Justine Braisaz, che pur dopo un mese di gennaio non eccelso potrebbe puntare al colpaccio a Cinque Cerchi, o la ceca Veronika Vitkova, due volte nella top3 delle ultime due sprint di Coppa del Mondo.

Per quanto riguarda l’Italia, invece, formazione d’attacco. Intoccabili Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi e Federica Sanfilippo, lo staff tecnico azzurro ha scelto di schierare anche Nicole Gontier (clicca qui per le dichiarazioni delle azzurre). In caso di gara particolare e con lo zero al tiro, anche la valdostana potrebbe rientrare in corsa per un piazzamento tra le migliori 10. Dorothea Wierer ha dimostrato di essere in forte crescita sugli sci: quel passo, abbinato ai tempi rapidi che ne contraddistinguono le sessioni al tiro, la possono rendere pericolosa anche per le prime piazze. Senza dimenticare che il piazzamento della sprint è propedeutico per l’inseguimento, dove ha concrete possibilità di salire sul podio. Quarta e quinta ai Mondiali dello scorso anno, Lisa Vittozzi e Federica Sanfilippo possono essere mine vaganti nella corsa ad un piazzamento tra le migliori, con la piccola speranza di entrare addirittura nella contesa per il podio.





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