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Biathlon, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: tutti in caccia di Martin Fourcade e Johannes Boe nella mass start

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Dopo la prova odierna dedicata alle donne, domani si chiuderà anche il programma maschile delle gare individuali di biathlon con la mass start alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. L’ultima resa dei conti tra i due grandi sfidanti attesissimi alla vigilia Johannes Boe e Martin Fourcade, che per ora hanno conquistato un oro a testa, mentre nelle altre due gare disputate non sono riusciti a salire sul podio. Tra i due, ci sono già state sfida importanti in questo format: ai Mondiali di Holmenkollen del 2016, infatti, il giovane norvegese riuscì a battere il transalpino dopo un ultimo giro di fuoco, in cui di fatto si sono poste le basi per una rivalità che, in pista, è sbocciata definitivamente nella stagione in corso.

Per non farsi mancare nulla, in stagione hanno letteralmente dominato in questo format di gara. Fourcade ha vinto la prima in casa, ad Annecy-le Grand Bornand proprio davanti a Boe, che si è preso la rivincita precedendo il francese a Ruhpolding. Solo ad Anterselva non hanno monopolizzato le prime due piazze: Fourcade ha chiuso comunque primo, mentre Johannes Boe con 5 errori si è dovuto accontentare della sesta piazza. Numeri di un autentico duopolio, di cui però non possiamo più sorprenderci. La mass start di domani, che scatterà alle 12.15, potrebbe rappresentare una sorta di spareggio tra i due, che attualmente sono appaiati nel conteggio delle medaglie personali.

Chi può inserirsi nella lotta? Per quanto visto in queste gare, se non sbagliano difficile immaginarli entrambi battuti. In tanti, però, potrebbero avere l’asso da giocare per puntare quantomeno al terzo gradino del podio, che dall’inizio della stagione in alcune situazioni è stato il primo obiettivo disponibile per gli umani. I nomi sono quelli che abbiamo sempre fatto, dalla coppia tedesca formata da Schempp e Peiffer, senza dimenticare Doll, la pattuglia austriaca, i norvegesi Tarjei Boe ed Emil Hegle Svendsen, le seconde linee francesi, i cechi che sono cresciuti proprio in vista dell’appuntamento olimpico e a questo punto anche la rampante squadra svedese. Dei 30 al via, in ogni caso, quasi tutti possono cullare ambizioni di salire sul podio e conquistare una medaglia.

Per l’Italia ci saranno Dominik Windisch e Lukas Hofer. In stagione, Windisch si è espresso meglio del compagno di squadra in questo format, entrando per due volte tra i migliori 10, e in carriera ha anche vinto una mass start, a Canmore nel 2016, mentre nella famosa gara di Holmenkollen già citata chiuse quarto, alle spalle dei due dominatori del biathlon moderno e di Ole Einar Bjoerndalen, che nell’occasione si accomodò sul terzo gradino del podio. Dal canto suo, Hofer può vantare un bronzo mondiale nella partenza in linea, risalente all’ormai lontano 2011, quando era appena 21enne. Da quel giorno, però, non è più salito sul podio in questo format.





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Foto: By Andreaze (Own work) [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons

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