Calcio a 5
Calcio a 5, Europei 2018: Italia-Serbia 1-1, le pagelle degli azzurri. De Luca pareggia, Honorio inventa, Merlim tutto campo
Oggi l’Italia ha fatto il proprio debutto agli Europei 2018 di calcio a 5 pareggiando con la Serbia per 1-1. Di seguito le pagelle degli azzurri scesi in campo a Lubiana.
STEFANO MAMMARELLA: 6,5. Il nostro portiere non può nulla sul gol di Tomic. Per il resto si è sempre fatto trovare pronto e ha dato sicurezza a tutta la squadra.
GABRIEL LIMA: 6. Ci si aspettava qualche guizzo in più da parte del nostro capitano che è invece emerso soltanto in qualche rara circostanza. Sottotono rispetto a suoi standard ma strappa la sufficienza per il cuore mostrando nel corso di tutta la partita.
SERGIO ROMANO: 5. Va spesso in difficoltà contro Peric e compagni, soffre a centrocampo e non riesce a creare la superiorità. Non gioca la sua migliore partita.
HUMBERTO HONORIO: 7. L’uomo in più di questa Italia. C’è tanto del suo agonismo nell’aggressivo possesso palla degli azzurri, sua anche l’invenzione su rimessa laterale che permette a De Luca di pareggiare.
MURILO: 6. Parte nel quintetto titolare, Menichelli gli dà tanti minuti, spinge tanto sulla fascia e crea diversi problemi ai serbi ma manca sotto il profilo della concretezza.
MASSIMO DE LUCA: 7. Lo scugnizzo trova il gol del pareggio venendo ben incontro alla rimessa di Honorio ed è spesso pericoloso nei pressi della porta avversaria. Ottimo ingresso dalla panchina, riesce a pungere con continuità.
ALEX MERLIM: 7. L’uomo più pericoloso. Il duello personale con Aksentijevic: sbatte contro il muro del portiere che si inventa una serie di miracoli e gli nega la gioia della rete.
JULIO DE OLIVEIRA: 5. Troppo statico in campo, non dà quel dinamismo che ci si aspettava e non contribuisce attivamente al gioco dell’Italia.
FABRICIO CALDEROLLI: 6. Prestazione discreta subentrando in alcuni frangenti dalla panchina, è bravo a tenere alta la squadra e mette in difficoltà la difesa serba.
ROBERTO MENICHELLI: 6. Il CT mette bene in campo l’Italia, è sfortunato a trovare un grandioso Aksentijevic ma è bravo a gestire i cambi. Manca un po’ di aggressività nelle fasi calde, ora bisognerà reagire contro la Slovenia.
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