Calcio a 5

Calcio a 5, Europei 2018: Italia, una reazione che fa ben sperare. Esordio agrodolce con la Serbia, ma ora è vietato fallire

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Un’Italia coriacea, a tratti bella, ma poco cinica non va oltre il pari contro la Serbia ed ora è già costretta a giocarsi il tutto per tutto nel’ultima partita del gruppo A al cospetto dei padroni di casa della Slovenia. L’esordio degli azzurri agli Europei 2018 di Lubiana è agrodolce contro un avversario sulla carta inferiore, ma dotato di qualità tecniche e fisiche importanti. Il predominio in fase di possesso palla e le tante occasioni create nella ripresa non sono bastate alla Nazionale guidata dal ct Menichelli per portare a casa una vittoria che avrebbe sancito l’aritmetica qualificazione ai quarti di finale. Ed ora con la Slovenia si assottiglia ulteriormente il margine di errore e occorrerà una prova di maturità per scacciare i fantasmi di una clamorosa eliminazione e dare linfa al sogno di tornare grandi.

L’Italia si è avvalsa principalmente del contributo dei veterani, in particolare Honorio e Merlim, a tratti incontenibili ma murati a più riprese dalla diga eretta dal portiere serbo Aksentijevic. Ma a mancare è stata la vena realizzativa degli attaccanti, a cui ha sopperito lo scugnizzo De Luca, provvidenziale nel mettere a segno un gol di importanza capitale e nel rimediare alla rete di Tomic, che ha rischiato di complicare ulteriormente la vita agli azzurri a metà ripresa. La manovra è stata avvolgente per lunghi tratti della partita, ma è mancato il guizzo per rendere più briose le azioni negli ultimi metri e per mettere alle corde la difesa slava, quasi mai in affanno. Al contrario, la retroguardia azzurra si è distinta per la sicurezza con cui ha tenuto a bada le sterili folate offensive degli avversari, che si sono affacciati poche volte dalle parti di Mammarella, ma con più cattiveria, andando prima a sbattere contro il portierone italiano e poi realizzando il gol del momentaneo vantaggio che ha fatto tremare i ragazzi di Menichelli.

La reazione d’orgoglio rappresenta forse il segnale più confortante in vista del match di sabato 3 febbraio contro la Slovenia. Una partita che potrebbe anche regalare gioie ad entrambe le compagini, qualora dovesse concludersi con un pareggio con 3 o più gol a testa. Un successo qualificherebbe automaticamente l’Italia, una sconfitta, lo 0-0 o l’1-1 la spedirebbero fuori dagli Europei. In caso di 2-2, infine, gli azzurri rischiano persino di giocarsela al sorteggio se i cartellini accumulati saranno pari a 3 contro gli sloveni. E proprio il computo dei cartellini potrebbe diventare incredibilmente la discriminante di un passaggio del turno che l’Italia dovrà provare a mettere in cassaforte con una convincente vittoria per agganciare il primo posto nel girone e lanciare un segnale importante agli avversari.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Facebook FIFA Futsal World Cup

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