Calcio
Calcio, Champions League 2018: il Tottenham ai raggi X. Un attacco stellare e una squadra finalmente matura i pericoli principali della Juve
Il Tottenham sarà l’avversario della Juventus negli ottavi di finale di Champions League. La squadra inglese, allenata da Mauricio Pochettino, ha vinto il proprio girone di qualificazione superando in classifica il Real Madrid, battuto in casa e costretto all’1-1 casalingo al Santiago Bernabeu.
Gli Spurs, dopo alcuni anni in cui in patria hanno fatto benissimo, con due secondi posti consecutivi in Premier League alle spalle della squadra (prima Leicester, poi Chelsea) che ha letteralmente dominato la stagione centrando il titolo, hanno finalmente trovato la definitiva maturità anche nel panorama europeo. Se nelle passate stagioni, nei gironi, gli uomini di Pochettino avevano sempre fatto fatica, quest’anno sembrano aver trovato la propria dimensione internazionale.
A far paura, alla Juventus, è lo stellare attacco degli inglesi, capeggiato dall’attaccante più in forma del momento al mondo, Harry Kane, che con i suoi 23 gol in 23 giornate di campionato e 6 in 5 gare di Champions è il pericolo pubblico numero uno per la porta di Buffon. Il centravanti classe 1993 ha raggiunto quest’anno la piena maturità agonistica, dimostrando di poter essere un fattore non solo Oltremanica, ma anche nelle competizioni europee.
Alle sue spalle, però, nel 4-2-3-1 della squadra londinese, c’è una batteria di trequartisti davvero molto pericolosa per i bianconeri. Eriksen, Dele Alli e Son abbinano velocità, fantasia e concretezza, risultando il vero fulcro del gioco della squadra di Pochettino. Ogni azione passa letteralmente dai loro piedi: fraseggi in velocità, assist millimetrici per inserimenti del compagno di reparto o di Kane e soluzioni personali che spesso sbloccano il risultato sono solo alcune delle caratteristiche del trio di trequartisti di Pochettino, da sempre un allenatore che va a caccia dei risultati attraverso il bel gioco.
Davanti alla difesa, Wanyama e Dembelé abbinano quantità e qualità, non disdegnando qualche bordata da fuori area che spesso entra in rete (vedere per credere il gol del centrocampista keniano contro il Liverpool). La difesa, però, non è allo stesso livello del reparto offensivo. Se Lloris è un portiere esperto e di sicuro affidamento, uno dei migliori nel ruolo da anni, la coppia centrale composta da Sanchez e Vertonghen non offre le stesse garanzie, così come i terzini Trippier e Davies, forti ma non autentici fuoriclasse. È qui che la Juventus dovrà provare a colpire gli inglesi, facendo comunque leva sulla grande solidità che contraddistingue la squadra di Allegri, per non subire gol in casa: tenere la porta inviolata non sarà facile, ma per la squadra da sei anni Campione d’Italia, reduce da un solo gol subito nelle ultime sedici sfide, non è impossibile.
andrea.voria@oasport.it
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Foto: Facebook Tottenham FC