Combinata nordica

Combinata nordica, Olimpiadi PyeongChang 2018: Eric Frenzel concede il bis d’oro 4 anni dopo Sochi. 19° Alessandro Pittin

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Quattro anni dopo Sochi 2014, il tedesco Eric Frenzel si conferma campione olimpico della combinata nordica nella competizione dal trampolino piccolo. Ai Giochi di PyeongChang 2018 il teutonico ha preceduto il giapponese Akito Watabe (argento come nella passata edizione) e l’austriaco Lukas Klapfer.

La 10 km gundersen non ha stravolto i valori palesati dopo la prova di salto. Come da previsioni, Frenzel, Watabe e Klapfer si riportavano rapidamente sul duo di testa formato dall’austriaco Franz-Josef Rehrl e dal norvegese Jarl Magnus Riiber, mentre da dietro il tedesco Johannes Rydzek, partito con un distacco di 1’26”, si produceva in una rimonta indemoniata.

La resistenza di Rehrl durava ben poco e a metà gara restavano in quattro davanti, mentre Rydzek continuava a recuperare in coppia con il finlandese Eero Hirvonen. I due inseguitori arrivavano ad avere un distacco minimo di 18 secondi dal trenino di testa.

Ai -4 km dall’arrivo, tuttavia, la gara cambiava volto. Frenzel aumentava vertiginosamente l’andatura per non consentire il rientro del connazionale. Il forcing devastante del tedesco faceva alzare bandiera bianca a Klapfer e Riiber. A giocarsi l’oro restavano così Frenzel e Watabe. Sull’ultima salita, l’ennesimo attacco consentiva a Frenzel di staccare il rivale ed involarsi verso la vittoria in solitaria, mentre Klapfer aveva la meglio su Riiber per il bronzo. Quinto all’arrivo Rydzek, la cui rimonta non è stata sufficiente per il podio.

Dopo aver vinto la Coppa del Mondo per cinque edizioni di fila dal 2013 al 2017, nella stagione in corso Frenzel si era imposto in una sola circostanza a Ramsau nel mese di dicembre. Il tedesco aveva puntato tutto sulle Olimpiadi ed il risultato gli ha dato ragione. Il bis a cinque cerchi fa il paio con i due ori iridati individuali già in bacheca.

Alessandro Pittin, partito dalla 38ma posizione con un distacco abissale di 3’33”, ha compiuto la consueta grande rimonta, chiudendo infine al diciannovesimo posto a 2’30”. Le speranze di medaglia del friulano, bronzo a Vancouver 2010, erano ormai evaporate dopo la prova di salto. Fuori dai trenta gli altri italiani: 32° Lukas Runggaldier, 37° Aaron Kostner, 40° Raffaele Buzzi.

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