Combinata nordica
Combinata nordica, Olimpiadi PyeongChang 2018: Eric Frenzel e Akito Watabe, la sfida continua dal trampolino lungo? Alessandro Pittin a caccia di un miracolo
Poco meno di una settimana per ricaricare le pile dopo le fatiche della prima prova olimpica. Per i migliori combinatisti del pianeta è tempo di tornare in pista per la Gundersen LH con salto dal trampolino lungo HS140, secondo appuntamento per la combinata nordica alle Olimpiadi Invernali 2018 di PyeongChang, in programma martedì 20 febbraio. Gli specialisti del salto avranno l’opportunità di fare la differenza nel primo segmento di gara, che avrà inizio alle 11.00 ora italiana, per provare ad acquisire un margine importante in vista della 10 km di fondo, in programma alle ore 13.45.
Il tedesco Eric Frenzel, vincitore dell’oro olimpico nella prima Gundersen dal trampolino normale, ha intenzione di piazzare un clamoroso bis per dimostrare al mondo intero di essere il più forte. Il fuoriclasse tedesco ha impostato la preparazione per arrivare al top della condizione all’appuntamento olimpico, il momento clou del quadriennio, trascurando parzialmente la Coppa del Mondo dopo aver portato a casa cinque sfere di cristallo consecutive, un record nella storia della disciplina. Ma il giapponese Akito Watabe, argento nella prova di mercoledì 14 febbraio, cercherà in tutti i modi di sfruttare la sua eccellente condizione di forma, che gli consente di ergersi in vetta alla classifica di Coppa del Mondo con ben 5 vittorie stagionali. Watabe ha trovato un gran feeling nelle prove con il trampolino lungo HS140, realizzando un primo e due secondi posti su tre salti, e proverà a conquistare il primo oro olimpico della sua carriera per rendere ancor più magica un’annata già spettacolare.
Ma il plotone dei possibili outsider è decisamente folto. I principali avversari di Frenzel e Watabe saranno i due tedeschi Johannes Rydzek e Fabian Riessle, non brillantissimi nella prima Gundersen, ma apparsi tonici nella prima prova dal trampolino e pronti per giocarsi il gradino più alto del podio con la consapevolezza di disporre di tutte le carte in regola per far saltare il banco. Da tenere d’occhio sarà anche l’austriaco Lukas Klapfer, giunto a PyeongChang in una condizione psicofisica eccellente e galvanizzato dal bronzo nella prima gara. Klapfer non è sempre a suo agio dal trampolino lungo, ma sugli sci stretti ha dimostrato di non temere rivali e andrà a caccia di un altro prestigioso podio.
A far fatica, per ora, sono i norvegesi, il cui rendimento straordinario in Coppa del Mondo non trova per ora riscontro ai Giochi. L’unico in grado di fare la differenza sembra Jarl-Magnus Riiber, quarto nella gara dal trampolino normale e smanioso di fare la differenza dal large hill, dove in genere è un maestro ma nelle prove non ha brillato. Jan Schmid, invece, dà l’impressione di essere più concentrato sul tentativo di conquista della sfera di cristallo, mentre Espen Andersen pare aver smarrito la forma fisica di inizio stagione. Joergen Graabak, infine, ha intenzione di confermare l’oro di Sochi 2014, anche se giovedì scorso si è piazzato soltanto al 18° posto. Ma la Norvegia potrebbe aver giocato a nascondino nelle prove e non è da escludere che i fenomeni scandinavi possano piazzare il colpo di coda nel momento più importante.
L’Italia, infine, confida nuovamente in Alessandro Pittin, che però ha lasciato intendere di non sentirsi a suo agio a PyeongChang, come confermano il 19° posto nella prima Gundersen e i piazzamenti oltre il 30° posto nelle tre prove dal trampolino lungo. Pittin avrà bisogno di imbeccare il salto della vita per contenere entro un minuto e mezzo il distacco dai primi e giocarsi le sua chance fino all’ultimo metro, memore magari del quinto posto ottenuto in Coppa del Mondo a Lillehammer dopo un salto strepitoso dal large hill. Cercheranno di ben figurare, infine, gli altri tre azzurri in gara, ossia Lukas Runggaldier, Aaron Kostner e Raffaele Buzzi, la cui ambizione di rientrare nella top 20 dipenderà molto dall’esito del salto.
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mauro.deriso@oasport.it
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Foto: Facebook FIS Nordic Combined