Combinata nordica

Combinata nordica, Olimpiadi PyeongChang 2018: quattro team racchiusi in un fazzoletto dopo il salto, Germania pronta a trionfare anche nella staffetta. Italia ultima

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Quattro squadre racchiuse in meno di 30 secondi dopo il salto della prova a squadre, ultima gara della combinata nordica alle Olimpiadi invernali 2018 di PyeongChang. Il trampolino HS140 miete subito due vittime illustri, la Francia e la Finlandia, già praticamente tagliate fuori dalla corsa per il podio, a meno di eccessivi tatticismi da parte dei team che hanno preso il largo. A fare da battistrada è l’Austria, che è riuscita a sfruttare la straordinaria abilità dal trampolino da parte di Mario Seidl, Bernhard Gruber, Lukas Klapfer e Wilhelm Denifl per prendersi il primato momentaneo.

Ma la Germania è lì, distante appea 6 secondi, grazie all’eccellente prestazione di Eric Frenzel, Vinzenz Geiger, Fabian Riessle e Johannes Rydzek, decisamente intenzionati a fare l’en plein di medaglie d’oro per la Germania e consolidare il dominio tedesco in Corea del Nord. La pattuglia teutonica, d’altra parte, potrebbe aver già ipotecato il gradino più alto del podio, disponendo della squadra di gran lunga più forte e compatta sugli sci stretti, come testimoniato dal triplete messo a segno nella Gundersen dal trampolino lungo. I tedeschi, però, non possono ancora cantare vittoria, perché alle loro spalle scalpitano il Giappone e soprattutto la Norvegia. I nipponici sono attualmente terzi a 19” dalla vetta, grazie alle doti da saltatori di Go Yamamoto, Hideaki Nagai, Yoshito Watabe e Akito Watabe, ma dovranno difendersi nelle prime due frazioni della staffetta 4×5 km se vorranno puntare ad un traguardo importante.

La Norvegia, dal canto suo, paga leggermente dazio, partendo con 27” di ritardo a causa delle prove non eccelse di due specialisti del calibro di Jarl-Magnus Riiber e Jan Schmid, ma grazie alla solidità di Joergen Graabak ed Espen Andersen resta attaccata al plotone di testa e dovrebbe rientrare presto nel gruppo dei migliori, che potrebbe inizialmente essere composto da un quartetto destinato a giocarsi le medaglie. La Francia, intanto, è quinta a 1’09” dalla vetta, forse troppo per sperare in una rimonta, mentre la Finlandia è settima a 1’53”, alle spalle anche della Repubblica Ceca.

L’Italia, infine, prosegue il suo calvario nel salto ed è ultima con un 10° posto a 3’57” dall’Austria che evidenzia i limiti attuali di Aaron Kostner, Lukas Runggaldier, Alessandro Pittin e Raffaele Buzzi (quest’ultimo il migliore con 88.5 punti). Gli azzurri potrebbe provare a risalire fino all’ottavo posto, ma senza progressi importanti dal trampolino, non basteranno in futuro le consuete rimonte disperate sugli sci stretti.

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mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Facebook Johannes Rydzek

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