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Coppa Davis 2018: Italia, attenta a Ben McLachlan. Il doppista del Giappone mette i brividi, gli azzurri sfidano l’incognita “neozelandese”

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L’Italia è chiamata a un weekend di passione in Giappone: gli ottavi di finale della Coppa Davis si stanno rivelando più duri che mai. A Morioka, la prima giornata si è chiusa in parità e il doppio in programma domani avrà un peso importantissimo sull’esito di questa sfida. Gli azzurri partivano con tutti i favori del pronostico vista l’assenza di Kei Nishikori ma il venerdì d’apertura è stato durissimo: due match finiti al quinto set, il primo vinto da Fognini contro Daniel e il secondo perso da Seppi contro Sugida sciupando un match point che se concretizzato avrebbe fatto assumere tonalità ben differenti al nostro fine settimana.

Dunque il doppio, come spesso accade il punto che fa pendere l’ago della bilancia da una o dall’altra parte. L’Italia sembra partire con i favori del pronostico (Barazzutti deve ancora decidere chi fare giocare, si andrà sulla coppia Bolelli-Fognini oppure si deciderà di preservare Fabio visti i problemi alla spalla?) ma dall’altra parte della rete ci sarà una vera e propria incognita: si tratta di Ben McLachlan, noto anche come Makurakuran Ben (i connazionali lo chiamano così). Si tratta di un 25enne nato a Queenstown (Nuova Zelanda) e proprio nel suo Paese natale è cresciuto tennisticamente tra il 2012 e il 2017. A un certo punto, però, si è “ricordato” che la mamma era giapponese e dunque ha optato per un cambio di nazionalità trasferendosi nel Sol Levante per migliorare la sua tecnica.

A Tokyo la sua vita è cambiata. Nel 2017 ha vinto tre titoli challenger e a settembre ha ricevuto la sua prima convocazione in Coppa Davis (in coppia con Uchiyama perse il doppio contro il Brasile nello spareggio per rimanere nel World Group). Poi a ottobre ha vinto il primo titolo ATP in doppio: a Tokyo, sempre con Uchiyama, sconfisse coppie quotate come Rojer-Tecau e Jamie Murray-Soares. Ma non finisce qui perché McLachlan ha raggiunto le semifinali dei recenti Australian Open battendo in precedenza i numeri 1 Kubot/Melo e arrendendosi soltanto a Marach/Pavic al tie-break del terzo set.

Insomma è un giocatore che fa davvero paura: domani gli azzurri dovranno aprire gli occhi e giocare ai massimi livelli. McLachlan-Uchiyama saranno votati alla morte ma attenzione anche al possibile impiego di Sugita al posto di Uchiyama che in Coppa Davis ha vinto soltanto 2 partite sulle 9 disputate in doppio (non si impone dal 2014, giocò con Nishikori l’ottavo di finale contro il Canada di Dancevic e Nestor).

 

 





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